Insubria, slitta Medicina
Ma arriva Scienze politiche

Era stata promessa da Maroni a gennaio: non è in programma. Il vicario: «Nella nostra città un terzo dipartimento, sarà Scienze umane»

L’Insubria in Sant’Abbondio sta costruendo un nuovo dipartimento delle Scienze umane, per aprire magari un corso di Beni culturali, si parla di Scienze politiche, di una magistrale per il Turismo, in parallelo di certo arriverà in via Valleggio Informatica vista l’assenza del Politecnico. Resta però sullo sfondo, assai lontano, il sogno di portare Medicina a Como. Da novembre, con l’insediamento a Varese del rettore Angelo Tagliabue e a Como del rettore vicario Stefano Serra Capizzano, nella nostra città potrebbe nascere un terzo dipartimento, dopo Scienze e Alta tecnologia in via Valleggio e Diritto in Sant’Abbondio. Il dipartimento delle Scienze umane riunirebbe il corso di mediazione culturale, uno dei più frequentati con 220 matricole all’anno e Scienze della comunicazione, un altro corso molto gettonato che rimarrebbe a Varese.

Costruita la casa, l’ateneo sta discutendo di quali nuovi corsi aprire. L’intenzione di Tagliabue e Serra è riportare a Como i Beni culturali, un corso chiuso anni fa. In molti spingono per Scienze politiche. Le aziende e il tessuto economico considerano un’urgenza organizzare un corso di Informatica, una richiesta che verrà accontentata quasi sicuramente. Ma Medicina? «Rimane sullo sfondo, ma non era nei programmi elettorali dei candidati a rettore – spiega Stefano Serra Capizzano – aprire un corso di laurea di Medicina tutto su Como non è negli scenari a breve e medio periodo, sarebbe troppo oneroso in termini di risorse e di docenti. Non è escluso per il futuro e nel frattempo niente vieta all’ospedale Sant’Anna di lavorare con gli specializzandi e di inserire i professionisti della medicina all’interno dei corsi dell’ateneo per migliorare la ricerca e i servizi».

Sì, però a gennaio, in pompa magna, in presenza del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Sant’Anna e l’Insubria avevano presentato il nuovo polo ospedaliero universitario.

Non era stato dato come immediato, era però un intento concreto. Il prossimo rettorato dura sei anni, dunque Medicina a Como non aprirà prima del 2024. «L’apertura di un nuovo corso di laurea ha un iter lungo, oneroso, ha bisogno di essere accreditato – così ragiona Alberto Coen Porisini, il rettore uscente dell’Insubria – servono tante risorse, soprattutto per Medicina, con un congruo bacino di professori. È difficile, questo non significa che al Sant’Anna non siano già arrivati gli specialisti, gli studenti degli ultimi anni che hanno bisogno di fare pratica e che non si possano attivare dei singoli insegnamenti mantenendo però il dipartimento di Medicina a Varese». Questo argomento è stato ribadito anche da Angelo Tagliabue, il prossimo rettore dell’Insubria. «Il dipartimento delle Scienze umane è una soluzione rapida – dice ancora Coen, già preside di Informatica – che si vedrà tra mesi, non tra anni. Non so quali altri contenuti verranno messi, si parla di Scienze politiche, magari di una magistrale per Scienze del turismo. Io mi impegnerò, perché lo chiede la città, a portare Informatica a Como, un corso che è già accreditato a Varese».

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