Iscrizioni: Giovio top, bene i tecnici
Scende il numero dei “primini”

Fanno eccezione il Caio Plinio e il Pessina. Forse incide sulla scelte anche la ricerca di istituti più vicini a casa, per evitare il problema dei mezzi pubblici

Pur se ridimensionati nei numeri, in città i licei continuano a essere la scelta preferita dalle famiglie, seguiti dagli istituti tecnici e dai professionali.

Si conferma, quindi, il trend degli ultimi anni, pur in presenza di una generale riduzione del numero di “primini”. Fatta eccezione per il Caio Plinio, unico ad avere registrato il segno più, e per il Pessina, sulla stessa cifra dello scorso anno, calano gli iscritti in tutte le superiori statali cittadine. I motivi sono diversi: accanto a chi è passato a una scuola paritaria o ha scelto un istituto più vicino a casa, risparmiandosi così un viaggio lungo in bus (un aspetto non da trascurare, specie in questa fase pandemica), di sicuro ha pesato il tanto annunciato calo demografico, poiché, se confrontato con il dato totale del 2020, gli studenti di prima superiore, in città, a settembre, alle statali saranno circa 150 in meno.

In via Paoli 330

Entrando nello specifico delle singole scuole, ancora una volta è il Giovio a essere la più scelta dai futuri primini di Como. Il liceo di via Pasquale Paoli raggiunge quota 330, in calo di una quarantina di unità rispetto al 2020 e di un centinaio in confronto al 2019, quando si arrivò addirittura attorno a 430.

«Siamo soddisfatti – spiega il preside del Giovio Nicola D’Antonio – saremo un po’ meno dello scorso anno, ma formeremo comunque 12 prime, di cui quattro al linguistico, e riusciremo ad accettare tutte le iscrizioni». È andata invece male per il quadriennale: ancora una volta non “nascerà” una nuova classe, mettendo forse in discussione la prosecuzione stessa del progetto. Al secondo posto si piazza il Setificio con 325 iscritti: un po’ sotto rispetto alla cifra raggiunta dodici mesi fa. «Visto il periodo – commenta il preside Roberto Peverelli – pensavo potessero essere più in sofferenza gli indirizzi tecnici: nel complesso, siamo andati meglio di quanto temessi».

Musicale in crisi

Terzo gradino del podio per il Ciceri con 290 domande, una ventina in meno se paragonate con il 2020: «Noi abbiamo comunque raggiunto il limite della capienza – sottolinea il dirigente Vincenzo Iaia – In generale tiene Scienze umane, mentre abbiamo riscontrato, purtroppo, un calo al musicale».

Una leggera flessione anche per la Magistri, con il passaggio da 270 richieste ricevute nel 2020 (un numero però per certi versi eccezionale), alle 255 del 2021. Al quinto posto il Caio Plinio, unica scuola a registrare un segno più, passando da 230 a 254, con un ottimo risultato per l’indirizzo di Amministrazione, finanza e marketing, e una piccola diminuzione per il turistico. «Sono contenta – spiega la preside Silvana Campisano – è un risultato raggiunto in un anno difficile, grazie all’impegno di tutti. Siamo riusciti a comunicare bene quanto facciamo. E, inoltre, mi auguro una ripresa veloce del comparto turistico provinciale».

In calo, invece, il Volta, arrivato a 208, una ventina di domande in meno. Regge il Pessina, confermando quota 200. «Sono soddisfatto – dice il preside Domenico Foderaro – abbiamo fatto un ottimo lavoro». Segno meno anche alla Da Vinci Ripamonti, al momento ferma a quota 154. «Lo scorso anno è andata meglio», conclude la dirigente Gaetana Filosa, comunque fiduciosa che il numero finale, quest’estate, sarà più alto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA