La denuncia: Como città di frontiera, ma a San Giovanni non si fanno biglietti del treno per l’estero

In stazione La segnalazione di un lettore: «Mi hanno detto che sarei dovuto andare a Milano o a Chiasso»

La vicenda è complicata da spiegare, e già questo – essendo l’argomento fondamentalmente banale, in quanto stiamo scrivendo di biglietto del treno – dovrebbe far pensare che qualcosa non funziona come dovrebbe. L’input è arrivato da una lettera al giornale scritta da un lettore, reduce da una esperienza alla stazione di Como San Giovanni. Riportiamo testualmente: «Dopo aver fatto lunga una lunga coda chiedo a nome di un amico tedesco un biglietto per Francoforte – segnala - Caro signore, mi rispondono, a Como non facciamo biglietti internazionali. Bisogna andare a Milano o a Chiasso».

Questa prima risposta sarebbe stata data, secondo quanto ricostruito, dalla stessa biglietteria che però è di Trenord e dunque serve solo le tratte di sua competenza. Per il viaggio desiderato, necessario era dunque rivolgersi allo Stato. «Vada dal tabaccaio vicino – rispondono infatti al lettore - Lui può fare qualcosa». Ed in effetti a Como San Giovanni i biglietti dello Stato possono essere emessi o dalle macchinette oppure dal tabaccaio in questione. Quest’ultimo tuttavia, stando al racconto girato al giornale, poteva «emettere un biglietto al massimo fino Basilea» e non come richiesto fino a Francoforte. «Questa è la Città del turismo. Siamo nell’era della informatica e a Como non emettiamo biglietti internazionali», è la chiosa.

Siamo dunque andati a verificare. In effetti, alla stazione di Como San Giovanni possono essere emessi solo biglietti per treni diretti che non prevedono dunque il cambio lungo il percorso. Un Milano-Parigi, ad esempio, con partenza in Italia e arrivo nella capitale francese. Non possono essere emessi biglietti per le tratte successive ed estere, ad esempio – come nel caso in questione – per il tratto Basilea-Francoforte, perché questa linea è competenza delle ferrovie elvetiche. Quindi, nel caso in questione, il turista avrebbe dovuto comprare a Como il biglietto fino a Basilea e poi, una volta sceso in stazione, fare quello per il secondo tratto. Questo perché a San Giovanni non fermano treni con un tragitto diretto fino a Francoforte. Altrimenti il biglietto avrebbe potuto essere emesso.

La domanda però rimane: nel 2022, fatto salvo che ormai quasi tutto si fa on-line, non è possibile trovare un accordo per permettere anche alla stazione di Como di emettere i biglietti per le tratte non coperte?

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