La scuola va avanti
Telecamere al Volta
per le lezioni digitali

Gli istituti di Como rilanciano dopo la settimana test. Il Setificio passa dal 40 all’80% di studenti in presenza mentre il liceo classico punta forte sulla tecnologia

Terminata la prima settimana “di prova”, per le scuole comasche è tempo di bilanci e previsioni sul prossimo futuro. Da stamattina la capienza massima all’istituto “Paolo Carcano” passa dal 40% all’80%. Lo ha detto il dirigente, Roberto Peverelli, che si è detto soddisfatto dell’organizzazione fin qui messa in campo.

«L’andamento dei giorni scorsi - ha aggiunto - ci suggerisce di effettuare con fiducia questo ulteriore test. A partire da oggi gli studenti presenti fisicamente in classe saranno molti di più. Garantiamo comunque il rispetto del distanziamento all’interno delle aule e continuiamo a raccomandare l’uso di gel disinfettante e mascherine. Vedo i ragazzi felici di ricominciare a frequentare le lezioni, anche se a regime un po’ ridotto rispetto al solito e ligi alle regole. Di certo, il clima al Setificio è cambiato, la vocazione aperta della scuola si scontra con le rigide disposizioni anti contagio. Però la salute di tutti è un bene essenziale e in questi mesi ci siamo impegnati per tutelarla. Il nostro obiettivo è comunque quello di ridurre progressivamente le ore di didattica a distanza, alla lunga dannose ai fini dell’apprendimento dei nostri ragazzi».

I trasporti

Sul fronte trasporti, c’è attesa di capire come verranno gestiti i flussi delle persone dirette a scuola, ben più importanti se confrontati con quelli della settimana scorsa. «È tutto da vedere - ha detto Peverelli -, io sono fiducioso, siamo partiti con il piede giusto e finora non abbiamo assistito a particolari fenomeni di assembramento su autobus e treni. Ad ogni modo, siamo pronti a rimodellare le nostre scelte sulla base dell’evoluzione epidemiologica». E’ notizia recente, del resto, la positività al coronavirus di uno studente iscritto al Liceo Giovio, situazione che ha comportato l’isolamento per tutti i componenti della classe interessata, ad eccezione degli insegnanti, e la prosecuzione delle attività da remoto. «Non bisogna enfatizzare troppo questo fatto - ha ricordato il preside - perché potrebbe succedere ovunque. Fa parte della nuova normalità, alla quale cerchiamo di abituarci. Se dovesse capitare da noi, ci atterremo alle indicazioni fornite da Ats senza paralizzare di colpo la vita della scuola, proprio come è successo al Giovio».

Nuove modalità

Le nuove modalità di accoglienza degli alunni dipendono dai numeri, ma soprattutto dalle caratteristiche degli edifici scolastici. Al Liceo Volta è stato attuato un meccanismo di turnazione, non contemplato al Carcano: solo la metà degli studenti per classe può passare la mattinata in aula, fatta eccezione per le prime, sempre in presenza. «I nostri spazi sono ridotti - ha spiegato il preside Angelo Valtorta - la nostra speranza è passare ad ottobre dal 50% al 70%, ma non sono sicuro di poterlo garantire». E’ uno dei motivi che hanno spinto la storica scuola del centro città a sperimentare un meccanismo tutto nuovo, la creazione di una vera e propria aula virtuale. «Da mercoledì - ha proseguito il dirigente - avremo delle telecamere installate in tutte le aule “divise”. Questo consentirà agli studenti che seguono la lezione da remoto di collegarsi in sincrono con i compagni, interagendo con loro e non soltanto con il professore inquadrato dalla cattedra». Nessuna defezione al Volta per quanto riguarda il corpo docenti: «Ringrazio il Provveditorato per il lavoro fin qui svolto - ha concluso Valtorta -, ad oggi siamo al completo, pronti per vivere questo strano anno scolastico con grande ottimismo».

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