La storia del cigno ferito
rinato a Montorfano
E che ora cerca nome

Aggredito dai compagni e curato a Vanzago è stato portato nel lago, dove è già diventato una star Da Orfano a Romeo, quasi una gara per “battezzarlo”

Non poteva che prendersi tutta la scena il cigno rilasciato sul proscenio delle acque del Lago di Montorfano, tanto che ora gli abitanti del posto fanno a gara per dargli un nome di battesimo.

La natura incanta - e non da oggi - e questo esemplare di cigno, trovato ferito e malconcio nelle rive del Lario, trova il suo rifugio e il suo regno, dopo essere stato curato, nelle acque di Montorfano. Ferito non dall’uomo, ma da altri animali, il cigno malconcio ritrova slancio e serenità ai piedi del Monte Orfano.

A raccontare la sua storia è Chiara Tettamanti, conoscitrice del lago e simpatizzante dell’associazione ambientalista montorfanese “L’Ontano”: «Il cigno si trovava a Como. Durante la sua muta, momento critico per la sua specie, è stato assalito dai suoi compagni più forti. Allora si è nascosto per sottrarsi agli assalti, ma, essendo malconcio, un po’ spennato e forse anche ferito, è stato soccorso dai Vigili del fuoco di Como ed è stato portato all’ oasi del Wwf di Vanzago, dove è stato curato. Quando si è ripreso, non potendolo per ovvie ragioni, rimettere in acqua a Como, hanno deciso di portarlo nel posto più vicino a Como e quindi a Montorfano» racconta la volontaria-

Ma sono tanti i progetti intorno a questo bellissimo animale. «Con l’associazione Ontano - prosegue Chiara Tettamtni - avremmo intenzione di invitare i bambini a vederlo e impegnarli alla ricerca del nome e nella scrittura della sua biografia. Abbiamo anche intenzione, se possibile, di dargli una compagna, così si potrebbe sentire meno solo. Sempre con i bambini della scuola vorremmo ritentare la messa a dimora di una nuova pianta di castagno in sostituzione di quello vecchio e glorioso».

Intanto sui social è già partita una sorta di gara per dare un nome allo splendido cigno del Lago di Montorfano. Qualcuno ha pensato di andare a pescare nell’antica e gloriosa lingua greca, proponendo il nome Kyknos, cigno in greco. Altri hanno pensato di chiamarlo Orfano, come il monte del paese, per ricordare che anche lui al momento è orfano e in attesa di compagna. Altri ancora hanno pensato al nome Re, o King in inglese, perché ormai è diventato il re del Lago di Montorfano, inseguito e paparazzato da tutti i frequentatori di questa oasi verde. I più romantici hanno proposto Romeo, nome che solletica la fantasia di tutti e oltretutto piuttosto facile da tenere a mente. Altri hanno pescato alla storia del paese, proponendo il nome di Barbarossa, in memoria dell’imperatore tedesco che, sconfitto dai Milanesi nella battaglia di Carcano Tassera, si rifugiò proprio sul castello del Monte Orfano, di cui ora restano solo le rovine. (Simone Rotunno)

© RIPRODUZIONE RISERVATA