L’addio al Maestro Picchi
«Talento al servizio di tutti»

In Cattedrale i funerali di Alessandro Picchi, per quarant’anni organista del Duomo, storico e docente

Una cattedrale gremita ha dato l’addio, ieri, al suo storico organista. La salma di Alessandro Picchi, 80 anni, morto domenica mattina a tre anni da quell’infarto che lo aveva colpito mentre suonava, è stato accolto dal coro del Duomo.

Un lungo abbraccio e tanta commozione durante la cerimonia funebre presieduta dal vescovo Diego Coletti, che ha cominciato la funzione ricordando che anche in un momento di dolore deve «prevalere la certezza della resurrezione e della vita che Dio garantisce per noi fino all’eternità». Toccanti le parole di don Saverio Xeres che durante l’omelia ha ricordato il grande talento di Picchi, docente di lettere del Caio Plinio, storico, ricercatore ed archivista. Una vita dedicata all’insegnamento e alla musica, passione alla quale lo aveva iniziato il padre Luigi. «Il professor Picchi aveva un talento umanistico e musicale; di lui ricordiamo le belle copertine che la sua mano ha tracciato per le composizioni del papà. Un talento però non lasciato a Dio ma usato per insegnare agli altri, in particolare alla scuola di musica diocesana. Era un insegnante rigoroso e affascinante ed era fedele a questa cattedrale, ogni giorno arrivava con la sua inseparabile cartella e quell’inconfondibile passo».

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