Landriscina adesso apre ai cinesi
Vogliono (a parole) stadio e Ticosa

Una delegazione della città di Liyang ieri a Como: «Siamo pronti a collaborare» - Il gruppo Greenland tornerà per avere più informazioni sulle aree dismesse e il Sinigaglia

Imprenditori cinesi pronti a investire nella nostra città. O perlomeno così hanno detto ieri pomeriggio, durante l’incontro patrocinato dal Comune e dall’associazione Italia-Cina di Shangai, organizzato per suggellare «un percorso di amicizia e gemellaggio fra Como e Liyang (città cinese di 100mila abitanti, ndr)». E se il primo passo è stata un’intesa nel settembre scorso fra l’amministrazione e Liyang, quello successivo potrebbe essere più interessante, qualora si concretizzasse. Entro la prima settimana di marzo, infatti, una delegazione di Greenland group - colosso con un fatturato annuo da 100 miliardi di dollari - incontrerà il sindaco Mario Landriscina e gli uffici comunali per ottenere informazioni su alcune aree dismesse, attorno cui pare esserci interesse. Tra queste, stando alle informazioni trapelate ieri, ci saranno lo stadio, la Ticosa e l’ex orfanotrofio di via Grossi.

Conferma la visita e sarà presente anche il senatore Zhu Yuhua, presidente dell’associazione Italia-Cina di Shangai e capo ufficio della Camera di Commercio di Liyang: «Greenland è un gruppo molto importante - spiega - Quando abbiamo presentato Como, loro si sono dimostrati subito interessati. Peraltro, è ormai una meta turistica molto famosa». A settembre, lo stesso Yuhua è stato a Varese, in Camera di Commercio, sempre mostrando interesse verso le zone dismesse.

Tornando a Como, fra le zone su cui c’è attenzione, c’è come detto anche lo stadio: «L’idea – dice il senatore – è avere un centro sportivo e ricreativo. Le partite sono solo domenicali, bisogna pensare a un luogo in grado di funzionare tutti i giorni, con attività commerciali incluse come, per esempio, cinema e centri commerciali».

«Mille miglia cominciano con un passo - ha detto Landriscina - Si possono sviluppare sinergie, offrendo i presupposti per un cammino denso e ricco di soddisfazioni. Ci sono i presupposti per futuri scambi culturali, universitari, commerciali e industriali».

L’incontro è stato condotto dall’architetto Francesco Rossena, consigliere dell’associazione Italia-Cina di Shangai. Per il blocco dei voli a causa del Coronavirus, non sono potuti essere presenti il sindaco della città cinese e nemmeno Raven Chang, componente di Greenland group. «Tutta la Cina sta facendo il possibile per combattere l’epidemia – scrive nel messaggio il primo cittadino – siamo fiduciosi di collaborare con voi in futuro. Possiamo fare progetti specifici da realizzare nelle rispettive città». Il gruppo immobiliare, invece, in una nota spiega: «Il senatore a nome nostro parlerà di quello che siamo e facciamo. Amiamo l’Italia e la sua cultura. Speriamo presto di lavorare con gli amici della vostra bella città».

Nel prosieguo del pomeriggio, è stato presentato il primo progetto di collaborazione tra imprenditoria cinese e comasca: “Dolci per Tè”, a cura di Mirtilla Bio, Man Thè e Stilitaly Lab.

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