«Largo don Roberto Malgesini»
Ok della giunta per San Rocco

Al prete ucciso sarà intitolata l’area davanti alla chiesa. Via libera unanime dell’esecutivo, ora serve l’autorizzazione del Prefetto

Lo spazio davanti alla chiesa di San Rocco sarà intitolato a don Roberto Malgesini. Lo ha deliberato ieri all’unanimità la giunta comunale. A formalizzare la richiesta l’assessore competente Francesco Pettignano. Un mese fa in consiglio comunale era stato lo stesso sindaco Mario Landriscina a leggere una lettera del vescovo Oscar Cantoni che proponeva di dedicare la sacerdote ucciso proprio la zona davanti alla chiesa.

La richiesta del vescovo

«Quanto penso nasce da una constatazione - aveva scritto il vescovo al primo cittadino -. Don Roberto si vergognerebbe tanto era schivo e lontano dalla ricerca di riconoscimenti pubblici. Tanto più se il suo nome si dovesse sostituire a quello di altri personaggi illustri della nostra storia. Dunque senza togliere la toponomastica attuale nel piazzale San Rocco, penserei nell’ultima parte della piazza stessa, immediatamente davanti alla chiesa, di istituire un largo per don Roberto Malgesini. Sarebbe nel caso bello avere l’autorizzazione a porre una croce disegnata da un artista creativo proprio in corrispondenza del sacrificio del sacerdote. Un punto significativo per permettere la sosta a chi volesse pregare alla luce del ricordo di don Roberto». Già nel leggere la lettera del vescovo, Landriscina aveva parlato della disponibilità ad accogliere la proposta. Il consiglio comunale aveva già votato di chiedere alla giunta di intitolare una via o una strada al sacerdote ucciso lo scorso 15 settembre.

La procedura

Ieri l’avvio formale dell’iter con la delibera di giunta che verrà ora trasmessa, come prassi, alla Prefettura per ottenere l’autorizzazione. La legge prevede che per intitolare spazi pubblici debbano trascorrere almeno dieci anni dalla morte, con deroghe previste per persone che si siano distinte per particolari benemerenze (e in questo caso rientra don Roberto). Sarà il Comune ora a dover presentare al prefetto Andrea Polichetti l’istanza con la delibera approvata, la planimetria del luogo oltre al curriculum vitae di don Roberto.

Non appena avrà ottenuto il via libera dalla Prefettura, Palazzo Cernezzi potrà far preparare la targa e organizzare la cerimonia per il posizionamento del cartello toponomastico.

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