Lavori per la fibra, strade a pezzi
Ovunque scavi chiusi provvisoriamente

Anche in zone che erano appena state sistemate. L’assessore: «Sono il primo a essere arrabbiato, non possiamo impedire i cantieri. I ripristini si faranno»

I cantieri aperti ovunque per la posa della fibra in buona parte della convalle hanno lasciato strade distrutte praticamente ovunque.

I rattoppi sono stati effettuati utilizzando un materiale provvisorio di colore rossiccio e, girare in centro, significa muoversi in un lungo dedalo di scavi appena coperti. Da via Rezzonico a via Brambilla, da via Monti a via Crispi arrivando fino in via Mentana e nella zona di via Leoni, solo per citarne alcune.

E la beffa è che le strade resteranno in queste condizioni ancora a lungo e, anzi, ci saranno ulteriori scavi. «Sono il primo ad essere arrabbiato - commenta l’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni - e proprio venerdì abbiamo fatto un sopralluogo su questa questione con le società e con i tecnici. Purtroppo si tratta di cantieri che non possiamo impedire trattandosi, nel caso della fibra, di una concessione statale. È evidente che le zone oggetto di lavori dovranno essere ripristinate e noi abbiamo chiesto che lo siano con il rifacimento integrale nelle strade dove l’asfalto è stato rifatto da poco, mentre che venga rifatta la corsia interessata negli altri casi. Il problema è quello dei tempi poiché i ripristini attuali sono provvisori, ma per le asfaltature definitive servono condizioni meteo adeguate. In caso di danneggiamento delle parti provvisorie le stesse società sono tenute a intervenire garantendo la sicurezza». Questo vuol dire che per vedere le strade non più trasformate in un collage colorato decisamente non bello ci vorranno ancora dei mesi poiché le temperature idonee per procedere con asfaltature durature non avranno prima della prossima primavera. E con il paradosso che se altre società concorrenti decideranno di posare i loro cavi, si tornerà a scavare ancora.

Tra l’altro sono stati segnalati lavori recenti in via D’Annunzio (in questo caso non si tratta della fibra), che era stata asfaltata completamente da pochissimo tempo e che ora è attraversata da una striscia di asfalto nuovo che taglia in due entrambe le carreggiate.

Va detto che già da un paio d’anni a questa parte il Comune invia alle diverse società che si occupano dei sottoservizi i calendari con la pianificazione (a lungo termine) dei lavori di asfaltatura e che in più occasioni ha cercato di imporre l’esecuzione dei lavori in modo da evitare di distruggere la strada appena sistemata. Ci sono zone, però, dove i cantieri (basta vedere via Scalabrini con ComoCalor) si susseguono continuamente e, ogni volta, si rifa tutto daccapo. Con i cittadini che appena sono felici di vedere un tratto asfaltato, sono costretti a ricredersi nel breve periodo.

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