Le nozze d’oro di Maria e Luigi
«Niente regali, aiutate Daniela»

Una coppia di comaschi ha devoluto quando raccolto alla donna nata a Como che cercava la madre naturale

«Festeggiamo i 50 anni di matrimonio, e agli amici che abbiamo invitato a celebrare questa ricorrenza con noi abbiamo chiesto di non regalarci niente ma di fare invece una donazione a Daniela Molinari».

Maria e Luigi non hanno nessuna voglia di esporsi, e infatti questi non sono i loro veri nomi. Hanno contattato la redazione solo perché non sapevano come versare i fondi raccolti: «Queste cose si fanno senza dirlo - spiega lei - Noi non abbiamo bisogno di niente, ci sembra bello invece aiutare lei. La sua storia ci aveva profondamente colpito».

Sono una coppia come tante, titolari di un’attività artigianale in città, e non hanno dimenticato la storia drammatica di Daniela, raccontata mesi fa da questo quotidiano e poi rimbalzata su social, giornali e tv in tutta Italia. La storia di una bimba nata nel 1973 al brefotrofio di Rebbio, abbandonata dalla mamma naturale, perché frutto di un atto di violenza.

Poi l’adozione, il trasferimento a Milano, una vita non facile ma tutto sommato lineare. Fino alla diagnosi di tumore al seno, tre anni fa. Una malattia che non è stato possibile contrastare nonostante gli interventi e le cure, alla fine del percorso terapeutico a Daniela è stata prospettata un’unica speranza: una terapia sperimentale negli Usa per mettere a punto la quale era però necessario il Dna, oltre che della stessa Daniela, della madre naturale. Della quale però la donna non sapeva nulla.

Da qui era partito l’appello sui media, nella speranza che la donna leggesse e rispondesse. Non fu così, ma il Tribunale dei Minori riuscì a trovare il nome della mamma in un fascicolo sanitario. Sembrava la fine lieta di una brutta storia, ma la madre si rifiutò di sottoporsi al prelievo, anche in forma anonima.

Una nuova tragedia per Daniela, che si vide negare dalla madre naturale la speranza di guarire. Fu ancora il Tribunale dei Minori a imprimere una svolta: i giudici convinsero la madre, il prelievo fu fatto e inviato a Houston.

Per Daniela è iniziata così l’attesa della partenza, che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. Ma sono iniziate anche nuove preoccupazioni, per le spese che la sua famiglia dovrà sostenere per questo viaggio della speranza.

Per questo è stato attivata una raccolta fondi ( https://it.gofundme.com/f/daniela-un-aiuto-concreto-per-le-sue-cure) che ha già raggiunto la cifra di 35mila euro, che sono tantissimi ma probabilmente non basteranno. E per questo persone come Giuseppina e Antonio chiedono ai loro amici di festeggiare con loro un momento di gioia contribuendo alle cure di Daniela.B. Fav.

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