Lettera ai dirigenti comunali di Como: «Segnalate quotidianamente gli articoli scorretti per preparare la replica»

La sorpresa Indicazione inviata a tutti dal segretario generale Rapinese: «Nulla di strano,così tutelo l’ente»

Novità in Comune: i dirigenti sono tenuti a controllare ogni mattina la rassegna stampa per segnalare eventuali informazioni lesive dell’immagine dell’ente. Questa direttiva interna diramata in settimana da Palazzo Cernezzi ha come oggetto gli articoli di giornale e le notizie che circolano sui social media e ha il benestare del sindaco Alessandro Rapinese. Secondo il primo cittadino «si tratta solo di tutelare il Comune».

La premesse che si leggono nella comunicazione firmata dalla segretaria generale Maria Lamari e spedita ai dirigenti hanno però dei passaggi che faranno discutere. Per esempio: «Quasi quotidianamente l’attività dell’ente viene messa in discussione o criticata, o addirittura lesa da opinioni e informazioni distorte e scorrette, senza che l’autore conosca i presupposti di fatto e di diritto dell’agire della pubblica amministrazione». L’intenzione del Comune è quella di «attivare i canali ufficiali per diffondere, con le opportune modalità, una replica». Insomma Palazzo Cernezzi vuole «salvaguardare l’immagine dell’ente e dei funzionari che operano tra mille difficoltà normative per fornire servizi alla cittadinanza».

L’informazione finisce però sotto alla lente d’ingrandimento. «La mattina entro le ore 10 ogni direttore è tenuto a visionare la rassegna stampa e ove riscontri, per il settore di riferimento, articoli lesivi dell’immagine del Comune o dell’apparato tecnico, deve avvisare l’ufficio comunicazione, per predisporre, auspicabilmente in giornata, la risposta o la replica». Non è un po’ troppo? «No, io penso sia normalissimo – ribatte il sindaco, contattato dal nostro giornale – Spesso abbiamo letto notizie infondate sulle quali abbiamo dato mandato a procedere. Lo dobbiamo fare a tutela dell’ente pubblico e delle persone che dentro all’ente pubblico lavorano e si impegnano. Se uno andasse a dire alla stampa che le auto della tale ditta non frenano e non è affatto vero è chiaro che l’azienda produttrice avrebbe giustamente da recriminare». Rapinese respinge le accuse di poca trasparenza e “dispotismo”, secondo il sindaco c’è un ufficio legale chiamato a rispondere per eventuali danni. Ai dirigenti è chiesto di leggere e valutare delle rettifiche in tempi rapidi «perché in tempi rapidi lavora il mondo del giornalismo».

Tutti d’accordo? «Il dirigente che legge la rassegna stampa rischia di perdere la dovuta attenzione alle questioni più rilevanti – commenta Alessandra Ghirotti, per la Fp Cgil – Mi chiedo se questa direttiva rientri nelle competenze del personale e se non sia contro la libera informazione».

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