Lo scandalo comasco delle ceneri
Cantiere concluso solo a maggio

Il forno per la cremazione al Monumentale resta spento, l’attesa durerà altri quattro mesi . L’assessore: «Azienda in ritardo di 122 giorni, ora con la cessione del credito riprenderà i lavori»

Niente da fare. Slitta ancora la conclusione dei lavori disposti dal Comune per riattivare il forno crematorio al cimitero Monumentale. L’impianto è spento da quasi due anni e l’intervento di manutenzione straordinaria - costato circa 90mila euro - sta durando molto più del previsto. Si era parlato di ripristino entro il mese di novembre dell’anno scorso, poi l’Amministrazione aveva spostato il termine a febbraio 2018 ma nell’ultima seduta del consiglio comunale è emerso che il forno tornerà in funzione solo «a fine maggio». Ancora quattro mesi di disagi, insomma, per i cittadini, in un momento già difficile di per sé come quello dell’addio a una persona cara. L’unica possibilità è accompagnare fuori provincia la salma, sobbarcandosi costi aggiuntivi.

Rispondendo a una richiesta di chiarimenti della consigliera Barbara Minghetti (Svolta Civica), l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella ha spiegato nel dettaglio la situazione che si è venuta a creare: «L’intervento non è concluso, manca ancora la posa di un filtro a manica oltre al posizionamento dei refrattari - ha detto - Ci sono stati problemi con la fornitura di questi pezzi, la soluzione individuata era quella della cessione del credito direttamente dall’azienda appaltatrice al fornitore ma è subentrato un problema con il Documento che attesta la regolarità contributiva e così è rimasto tutto fermo». Da tempo, in effetti, il cantiere è bloccato: «Il 17 gennaio abbiamo diffidato l’azienda, visto che ha accumulato un ritardo di 122 giorni lavorativi rispetto al cronoprogramma. Ora comunque si può ripartire perché è stata verificata la regolarità contributiva e nelle ultime ore abbiamo firmato la determina che dà via libera alla cessione del credito».

Si apre finalmente uno spiraglio, insomma, anche se i tempi restano lunghi: «Il 5 febbraio verranno consegnati i materiali e la conclusione dei lavori è prevista a fine mese - ha spiegato Bella - Finito il montaggio, partirà l’aggiornamento del sistema informatico per la gestione dell’impianto (oggetto di un appalto separato, ndr) e possiamo ipotizzare a fine marzo il via al collaudo delle apparecchiature e del software. I collaudi dureranno circa un mese, poi servirà l’autorizzazione della Provincia per l’emissione dei fumi in atmosfera. Prevediamo quindi l’attivazione del forno entro fine maggio».

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