Lo stop al Natale svuota la città. Era davvero necessario?

Feste fermeNiente casette e attrazioni, per la partita tra il Como e la Regina al Sinigaglia. Poco affollato il centro, traffico sempre scorrevole

Già nelle due prime settimane di festa il Natale a Como era sottotono, ma ieri con lo stop imposto agli eventi natalizi per la partita di calcio in centro la città era davvero triste.

Altro che aria di festa, perfino le giostre per i bambini erano chiuse.

Per accorgersene bastava fare un giro attorno al Duomo, dal lato di piazza del Popolo non c’era nessun segno tangibile che rimandasse al Natale. Fatta eccezione per un pinetto addobbato con delle palle gialle vicino alla Casa del Fascio e per le luci fuori dal locale accanto al teatro Sociale.

Perfino le giostre per i bambini erano chiuse

L’ingresso nel salotto buono di Como è ancora quasi al buio, ma la cosa più sconcertante è arrivare a pochi giorni dalla vigilia con le casette transennate. Ieri in piazza Grimoldi le casette di legno costruite per ospitare le associazioni benefiche erano sbarrate. Con tanto di cartello “Comune di Como” e il nastro rosso e bianco a impedire l’accesso. A lato dell’infopoint del Broletto un’identica transenna di ferro, certo poco utile per incentivare i visitatori. Fortuna che sotto al portico cantava un coro, grazie al Verde Natale promosso dalla Fondazione Volta. Altrimenti per trovare traccia di festa bisognava limitarsi a guardare l’albero dalle luci bianche di recente installato dal Comune davanti alla cattedrale.

In piazza Grimoldi un pezzo di mercatino in realtà ieri era in funzione. Una decina di gazebo dalle tende bianche vendeva regolarmente prodotti artigianali. Un fatto che peraltro ha provocato altre lamentele da parte dei commercianti, i concorrenti che hanno affittato a caro prezzo le casette in piazza Cavour e che invece si sono dovuti fermare. Come noto dopo diversi vertici tra Comune, Questura e Prefettura, per scongiurare disordini dopo la partita di calcio e la paralisi del traffico, si è deciso di fermare gli eventi natalizi sia a Cernobbio che a Como.

«Siamo venuti apposta da Milano, ma qui non c’è nessuno»

E così ieri piazza Cavour era il fulcro della desolazione. Tutto chiuso, le casette avvolte dai nastri bianchi e rossi, con qualche cestino di cartone di Aprica lasciato per terra. Con i passanti che osservavano increduli e si chiedevano se non fosse successo qualcosa di brutto, un episodio di cronaca nera. I commenti erano sconsolati.

«Siamo venuti apposta da Milano – raccontano Elio Massimi e Lucia Memoli con nipoti al seguito – ma qui non c’è nessuno, che sfortuna. Da noi sì che c’è tanta gente, non ci si muove. Volevamo vedere la Città dei Balocchi che però ci hanno spiegato essere fuggita nel frattempo a Cernobbio».

Il tutto per una partita di calcio della serie cadetta e un traffico che rischiava di essere fuori controllo e che invece era piuttosto scorrevole. «Niente Natale per una partita di serie B tra Como e Reggina? - si domandano Franco Esposito e Marica Rossi, altri due turisti milanesi ieri rimasti parecchio delusi – Ma non ha senso. Soprattutto quello che non capiamo è perché sia fermo anche il Natale a Cernobbio: c’è la partita di calcio anche là?».

Il lungolago a metà pomeriggio ieri era animato solo da un chitarrista che con l’aiuto di una grossa cassa acustica cantava le canzoni di Edoardo Bennato. In piazza Volta dei bambini guardavano con il broncio e una lacrimuccia la giostra chiusa. Chiuso anche il brucomela vicino al Monumento ai Caduti. Deserta la zona del Tempio, con pochi visitatori intirizziti dal freddo. Stessa sorte per la pista del ghiaccio, con tante famiglie che passando scuotevano desolate la testa.

Quanto al traffico ieri a metà pomeriggio le principali direttrici erano scorrevoli. Sia in entrata, per esempio in via Pasquale Paoli e in Napoleona, che su strade in genere critiche come via Borgovico.

I parcheggi a ridosso del centro erano in verità piuttosto affollati. Al completo l’autosilo del Valduce come il parcheggio Centro lago, come sempre invece vuoti i parcheggi di via Castelnuovo e l’autosilo Valmulini. Quanto allo shopping, in città murata niente ressa o folla natalizia.

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