Lo stop dei riscaldamenti a Como fa discutere: «Perché il sindaco non ha concesso una proroga per le abitazioni private?»

Sondaggio Sono diverse le segnalazioni a proposito della decisione del Comune di Como non prorogare la “stagione termica” oltre la data prestabilita del 7 aprile. Siete d’accordo? Fatecelo sapere votando al sondaggio qui

La mancata proroga dell’accensione dei riscaldamenti a Como ha destato diverse polemiche in città, sollevate soprattutto a causa dell’abbassamento delle temperature verificatosi sul nostro territorio negli ultimi giorni: per il finesettimana si prospettano temperature minime tra i 2 e gli 8 gradi con massime che invece raggiungeranno ma non supereranno i 20 gradi.

La decisione di non prorogare l’accensione dei riscaldamenti è stata presa dal comune di Como, mentre altri comuni della provincia si sono mossi in direzione opposta, firmando il provvedimento per la proroga.

Lo scorso autunno il Comune di Como ha stabilito che «il periodo di accensione degli impianti di riscaldamento va dal 22 ottobre al 7 aprile» per un massimo di 13 ore al giorno.

«Se si è deciso di spegnere i caloriferi una settimana prima del solito per contrastare il caro-bollette ma poi si è costretti ad accendere stufette elettriche per cercare di scaldare la casa, è evidente che le bollette saranno ancora più care» è il commento di un nostro lettore. «Il problema ovviamente non riguarda le persone giovani e in salute ma diventa serio per gli anziani (che, tra l’altro, sono coloro che passano più tempo in casa)».

Como non è sola nella decisione di non prorogare la stagione termica: altre città, come Milano, hanno fatto la stessa scelta, in ragione del contenimento dei consumi. Lo spegnimento dei riscaldamenti riguarda le abitazioni private e non altre realtà, come ospedali ed Rsa, ma anche piscine, scuole e servizi per l’infanzia, che possono invece tenere i riscaldamenti accesi anche oltre la data del 7 aprile.

«Perché il Sindaco non ha concesso una proroga per le abitazioni private? Resto con la mia domanda, metto su un golfino in più e spero che mio padre di 82 anni e cardiopatico non stia male... sperando che il sole primaverile inizi a scaldare davvero (ma poi avremmo anche bisogno di tanta pioggia!)» si chiude così una delle segnalazioni ricevute in redazione.

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