L’ultimatum è scaduto
Il bar battello sarà rimosso

La gelateria è abbandonata dall’avvio del cantiere delle paratie. L’assessore: «Intervento in un mese». Credito del Comune di 30mila euro

È scaduto l’ultimatum inviato dal Comune ai titolari del battello gelateria, per la rimozione del natante abbandonato di fatto dall’avvio del cantiere delle paratie, nove anni fa. Le recinzioni avevano infatti impedito l’accesso all’attività commerciale (non aveva però rinnovato la concessione) che, subito dopo, aveva chiuso. «In base alle norme - chiarisce l’assessore al Patrimonio Marcello Iantorno - abbiamo dovuto mandare un ultimo avviso dando 30 giorni alla proprietà per intervenire». E i tempi sono scaduti. «Il 15 gennaio - prosegue l’assessore - sono scaduti i 30 giorni e, in mancanza del ritiro, verrà disposta la distruzione o la messa all’asta del bene. Da ieri siamo legittimati a procedere in questo senso. Ci stiamo organizzando per l’accesso urgente in modo da predisporre quanto necessario per il trasporto».

Il battello sarà probabilmente trainato a Tavernola in modo da liberare la zona del lungolago. «Entro un mese - aggiunge l’assessore - il mezzo sarà spostato. Dovremo far fare una perizia per valutare la demolizione o la messa all’asta».

Il Comune, va detto, ha già avviato un contenzioso legale con la proprietà che ha una serie di debiti nei confronti di Palazzo Cernezzi. «Siamo creditori di 29.192 euro per l’occupazione dell’area dal 2007 al 2015. A questa somma - conclude Iantorno - vanno aggiunti il 2016 e queste settimane del 2017 oltre a tutte le spese successive di demolizione e trasporto. Il settore legale è già attivo per il recupero del credito».

Il bar gelateria “Battello del Lario” è al centro di un interminabile contenzioso che vede di fronte Palazzo Cernezzi e la società titolare dell’esercizio commerciale ospitato dal natante che, ormai da anni, è in totale stato di abbandono. Sullo sfondo del contenzioso il cantiere per le paratie che ha portato, come detto, alla chiusura della gelateria e a un braccio di ferro fatto di ingiunzioni, ricorsi e cause.

L’ultima risale allo scorso anno, quando il Tar ha respinto la richiesta di risarcimento danni presentata dalla ditta Battello Lario snc. La giunta, nel novembre scorso, ha deliberato la rimozione del mezzo interpellando innanzitutto il proprietario.

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