Lungolago con le erbacce
Da 6 mesi un cavo blocca l’addio alle grate

Problemi sulla passeggiata “Amici di Como”. L’assessore al Verde: «Interverremo in tempi brevi». Tempi lunghi per togliere le recinzioni: ipotesi giugno

Le recinzioni sul lungolago, nella zona della passeggiata “Amici di Como”, avrebbero dovuto essere rimosse alla fine dello scorso anno e, invece, sono ancora esattamente al loro posto. Il motivo? Un cavo volante dell’elettricità che, però, garantisce il funzionamento dell’impianto di illuminazione lungo la passeggiata, come pure quello della fontana e della biglietteria provvisoria della navigazione e che, quindi, non può essere semplicemente eliminato. I tempi, però, si sono via via allungati a dismisura e il nodo non sarà risolto a breve.

«Quel cavo garantisce l’elettricità a tutta la zona a lago - chiarisce l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella - e per spostarlo è necessario rifare un cavidotto collocandolo in modo definitivo. Per questo i tempi si sono allungati. Dagli uffici mi hanno riferito che si potrà fare dopo l’affidamento delle manutenzioni degli impianti. A mio avviso si potrà pensare di rimuovere le recinzioni, cosa che abbiamo intenzione di fare, non prima della fine di giugno».

Fino ad allora, quindi, resteranno le barriere. Tempi più brevi, invece, per la manutenzione del verde che sia lungo la passeggiata “Amici di Como” (ora in capo all’amministrazione comunale anche se mancano alcune firme) che in alcune zone del cantiere paratie (in primis in piazza Cavour) è diventato ormai una giungla. «Per quanto riguarda le aree del cantiere - precisa l’assessore al Verde Marco Galli - è pronto un progetto di sistemazione che verrà realizzato nelle prossime settimane. Per la passeggiata, invece, ho verificato personalmente la situazione e ho chiesto agli uffici di intervenire subito con il taglio dell’erba e, appena possibile, con il ripristino del manto erboso nei punti sterrati. Con l’approvazione del bilancio, avvenuta nei giorni scorsi, abbiamo la possibilità di intervenire».

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