Lungolago, il piano del governo
«Nuovo contratto per ripartire»

Il dirigente che segue l’opera: «Supporto per la gara, niente commissariamento». Oggi due pagine sul giornale

Il percorso per uscire dal pantano è tracciato. Almeno a sentire il direttore della struttura che, per conto della presidenza del Consiglio, sta seguendo il caso paratie.

Ha le idee chiare Mauro Grassi, fiorentino come il premier Matteo Renzi, da due anni al timone di Italia Sicura. L’obiettivo della ripresa dei lavori passa da un vertice con Comune e Regione per fare chiarezza su “chi farà cosa” e poi dalla chiusura del contratto in essere per procedere a una nuova gara d’appalto.

Grassi mette in fila tutti gli aspetti di questa complicatissima vicenda, partendo dalla recentissima lettera del presidente dell’Anac Raffaele Cantone.

«L’Autorità ha detto: il massimo che posso fare è attivare il prefetto e commissariare l’azienda, sto valutando se farlo o meno - riassume Grassi - Non è detto che quella scelta porterebbe a un granché, se si tratta solo di chiudere il contratto senza variante vuol dire poco più che portare via gli attrezzi, significa fare solo le opere che già poteva fare prima, quindi ben poche. Anac commissaria l’azienda solo per rescindere il contratto?».

Oggi due pagine sul giornale.

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