Mendicanti: multe, proteste
e fughe in centro città

Cinque verbali e sedici sequestri nella domenica di shopping. Venti i vigili schierati per far rispettare l’ordinanza

Como

Mostra il verbale da 100 euro che gli hanno appena consegnato i vigili urbani. Ma Pasquale Giudice, da dieci anni in mezzo a una strada e un passaggio in carcere in un passato non troppo lontano per dei brutti maltrattamenti in famiglia, non sembra avere alcuna intenzione di andarsene da via Vittorio Emanuele.

Il secondo giorno di giro di vite per il «decoro del centro urbano» deciso dal Comune, fioccano altre cinque contravvenzioni, ma la sola differenza rispetto ai giorni pre-ordinanza è il fuggi-fuggi di mendicanti (molti, non tutti) e di venditori abusivi alla vista di un uomo con una divisa addosso.

Nella sola giornata di ieri Palazzo Cernezzi ha schierato per le vie del centro storico una ventina di agenti di polizia locale, i più in divisa, alcuni in borghese. Obiettivo: trovare questuanti, ambulanti irregolari, artisti da strada molesti e applicare l’ordinanza firmata dal sindaco Mario Landriscina, che ha espressamente vietato, nella zona della città murata e nelle immediate vicinanze, di «mendicare in forma dinamica» e di farlo «in forma statica».

Ben sedici, alla fine della giornata, i sequestri a carico di venditori abusivi. I vigili hanno portato in caserma stick per i selfie, giochi luminosi, alberi di Natale canterini, pupazzetti e cappellini portati via soprattutto nella zona tra piazza Duomo e i Portici Plinio. E proprio qui si è assistito più frequentemente alle scene di fuga da parte degli ambulanti alla vista degli agenti.

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