Mense a scuola, cosa cambia
«Prodotti a chilometro zero
e controllo qualità dei piatti»

L’assessore Locatelli: «All’esterno il 52% dei pasti». Genitori soddisfatti in via Montelungo

Prodotti a chilometro zero, controllo qualità con un apposito gruppo di saggi e velocità di trasporto dei pasti nelle scuole. Saranno questi i punti del bando che gli uffici comunali dovranno predisporre nelle prossime settimane, entro la fine di aprile, per selezionare il privato che si occuperà della gestione del 52% dei pasti nelle scuole comunali. Il documento approvato dalla giunta prevede la chiusura di quattro cucine e il salvataggio - come anticipato da “La Provincia” di quella di via Montelungo. Confermata, quindi, la chiusura delle cucine di via Alciato, di Breccia, di Prestino e di Monteolimpino.

«Nel bando - spiega l’assessore alle Politiche educative Amelia Locatelli - vogliamo dare valorizzazione ad elementi importanti come quello dell’utilizzo di prodotti biologici, a chilometro zero, e ai tempi di trasporto, che dovranno essere i più contenuti possibile». A questo si aggiungeranno punteggi per chi utilizzerà mezzi di trasporto a basso impatto e, ipotesi ancora da verificare, sarà quella di concedere l’utilizzo delle corsie preferenziali.

Soddisfatti i genitori dei ragazzi di via Montelungo: «Sono molto contenta che la mensa non chiuda - commenta Camilla Ceruti, la mamma che aveva organizzato la protesta dei genitori - Viste le premesse è stata una piacevole sorpresa, per la quale sono grata alla giunta, che ha fatto di tutto per lasciare aperto il maggior numero di cucine. Ora spero che riescano a sorprendermi anche nella ricerca della qualità degli approvvigionamenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA