Mercato, la piazza è in affitto
Il Comune fissa i prezzi

Via Mentana: per un’iniziativa commerciale 500 euro, mentre per eventi culturali tariffa di 300 euro al giorno. Tutti i negozi e il soppalco però restano ancora vuoti

Affittasi piazza coperta in centro città, per eventi e mostre.

Il Comune è pronto a cedere lo spazio al piano terra dell’ex padiglione grossisti del mercato coperto - tra via Mentana e via Sirtori - a fronte del pagamento di un canone di concessione giornaliero, analogo a quello applicato per le sale di Villa Olmo. Un modo per animare almeno una parte degli spazi, rimasti finora chiusi e inutilizzati sebbene i lavori di riqualificazione (costati un milione e 800mila euro) si siano conclusi a luglio dell’anno scorso.

Si potrà prendere in affitto la piazza coperta, inclusi i servizi igienici e il locale segreteria, pagando 500 euro al giorno nel caso di iniziative commerciali e 300 euro al giorno per iniziative di carattere culturale. Prevista anche una cauzione obbligatoria, da 1.500 euro a 5.000 euro sulla base delle caratteristiche dell’evento. Consentito anche l’affitto dei box commerciali, ma solo per iniziative culturali (la tariffa stabilita dal Comune è sempre di 300 euro al giorno). Infine, i documenti licenziati dalla giunta parlano di un canone di 100 euro al giorno per lo “spazio bimbi” in caso di iniziative commerciali e di 50 euro in caso di iniziative culturali. Spetterà a Palazzo Cernezzi valutare se e quali eventi autorizzare, dopo un’analisi delle proposte.

Per riempire in via definitiva il padiglione grossisti, comunque, l’obiettivo resta quello di ampliare il ventaglio delle categorie che possono stabilirsi in via Mentana. Resta da capire come raggiungerlo e su questo stanno lavorando gli uffici. Impresa non semplicissima, visto che c’è di mezzo la Regione, ente che ha stanziato per i lavori al mercato coperto 249mila euro, nell’ambito del Distretto urbano del commercio. «Stiamo valutando come togliere la destinazione ad area “mercatale” - ha spiegato Frisoni - perché con questo vincolo la struttura di fatto è inutilizzabile. Le norme per le aree mercatali non danno spazio ad alcune categorie che potrebbero essere interessate e soprattutto impongono contratti della durata di 12 anni, un tempo non sufficiente per rientrare dall’investimento. Bisogna tener presente, infatti, che la parte superiore necessita ancora di alcuni lavori edili, a carico del privato». Il cambio di destinazione servirà l’ok della Regione e - forse - un passaggio in consiglio comunale. «Gli uffici stanno approfondendo la questione - ha detto Frisoni - Se anche dovessimo restituire i fondi che ci hanno assegnato non sarebbe una tragedia».n

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