Monete d’oro romane, l’ennesima farsa
L’assessore accusa: «Uffici allo sbando»

Cioffi: tempi lunghi per poter ospitare il tesoro scoperto con gli scavi al Cressoni

Como

Il 2021 è appena iniziato, eppure possiamo già dirlo: neppure quest’anno Como vedrà le monete romane trovate sotto all’ex teatro Cressoni nell’autunno del 2018. L’assessore alla cultura Livia Cioffi scarica la colpa sugli uffici comunali, in particolare sul precedente dirigente ai lavori pubblici. Di contro il collega Pierangelo Gervasoni difende i funzionari e spiega che «non si possono far miracoli».

In attesa, appunto, di miracoli, il tesoro romano non verrà esposto nel 2021 nella chiesetta delle Orfanelle accanto al museo Giovio. «Temo di no, i tempi saranno più lunghi - ammette l’ennesimo ritardo l’assessore Cioffi - Non riusciremo come preventivato nemmeno per la prossima primavera, forse entro fine anno. A breve, all’inizio di febbraio, è attesa la consegna del progetto preliminare per la ristrutturazione del museo e il futuro allestimento, poi c’è il progetto definitivo, quindi appalti e gare, poi le fasi divise in lotti il tutto in accordo con la Soprintendenza. Con il settore dei lavori pubblici e il collega Gervasoni c’è la massima collaborazione. Prima di lui, però, gli uffici erano allo sbando, è mancata completamente una regia, non politica, ma da parte soprattutto dell’ex dirigente Andrea Pozzi. Per cui si è accumulato un lungo elenco di opere mai fatte».

Le altre opere

Le valutazioni per i nuovi dirigenti sono invece tutte positive. Comunque è la stessa Cioffi a spiegare che il Tempio Voltiano, dopo interminabili ristrutturazioni, aprirà con un’inaugurazione virtuale in primavera. Questo però, a dire il vero, non è il primo annuncio a riguardo.

Quanto alla riqualificazione del Broletto sempre l’assessore spera sia finita per fine febbraio, mentre per San Pietro in Atrio e lo spazio Natta entro l’estate. Infine il padiglione del mercato coperto per le mostre è pronto, gli eventi dipendono dall’andamento della pandemia. «Non siamo rimasti con le mani in mano negli ultimi mesi – ribatte Gervasoni – da quando sono qui ho firmato 60 delibere. Io fin da subito in accordo con il sindaco ho spiegato che la priorità va alla scuola e all’edilizia scolastica. Ma lavoriamo con il massimo impegno anche sugli altri settori».

«Non facciamo miracoli»

Gervasoni promette impegno «anche per il capitolo cultura, dal Tempio al Broletto. Capisco che tutti i colleghi assessori abbiano i loro guai e chiedano ai lavori pubblici di fare in fretta, ma non possiamo fare miracoli. Ci stiamo attrezzando, l’unico modo però sarebbe raddoppiare i funzionari e portarli da trenta a sessanta. Chi si lamenta altrimenti fa un peccato mortale. È ragionevole cercare di tirare l’acqua al proprio mulino, ma dobbiamo anche come assessori cercare di fare gioco di squadra».

C’è da notare che sia Gervasoni che Cioffi sono stati entrambi scelti come assessori in giunta da Forza Italia. Per tornare alle monete romane Gervasoni precisa che è di sua competenza la progettazione delle ristrutturazioni e in particolare il tema della sicurezza degli edifici, ma che sul tesoro stanno lavorando anche altri uffici comunali e la sovrintendenza per catalogare e valorizzare il ritrovamento.
S. Bac.

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