Monopattini, cambiano le regole
Nuovi limiti e marciapiedi vietati

Approvata la nuova legge sull’utilizzo dei monopattini in vigore dal prossmo mese di luglio. Dai segnalatori di direzione al casco: ecco cosa cambia

Como

Cambiano un po’ di regole per l’utilizzo del monopattino elettrico, mezzo di trasporto che negli ultimi mesi è andato diffondendosi in tutti i centri urbani, compreso il capoluogo lariano. Le norme sono state varate per migliorare la sicurezza: dal primo luglio del 2022 i mezzi in vendita sul mercato italiano dovranno essere dotati di segnalatori di frenata e di direzione (cioè di “frecce”); non potranno essere condotti da chi non abbia ancora compiuto i 14 anni e per poterli condurre, sotto i 18 anni, sarà comunque obbligatorio indossare il casco; sarà anche vietato circolare contromano (una prassi purtroppo molto diffusa) ad eccezione di quelle strade dotate di corsie ciclabili a doppio senso. Per quanto attiene alla velocità, altro tasto molto dolente, il limite scende a 20 chilometri orari, contro gli attuali 25. Nelle aree pedonali, invece, non si potranno superare i 6 chilometri all’ora (anche se resta da capire come se sarà tecnicamente possibile stabilire le eventuali infrazioni).

E ancora: i monopattini elettrici potranno circolare sulle strade urbane dove vige un limite di velocità fino a 50 chilometri orari, nelle aree pedonali e dove sono presenti percorsi misti pedonali-ciclabili. Vietatissimo, invece, viaggiare sui marciapiedi (altra pessima e diffusissima abitudine), lungo i quali è consentita soltanto la spinta a mano del mezzo.

La coabitazione con i monopattini è ormai un fatto acquisito anche a Como, come conferma il vice commissario della polizia locale Sergio D’Angelo: «Di verbali ne abbiamo fatti parecchi negli ultimi mesi, più o meno sempre per lo stesso tipo di violazioni, a partire dal mancato utilizzo del giubbotto catarifrangente che di notte è già obbligatorio, così come obbligatorio è l’utilizzo, sempre dopo il tramonto, di segnalatori luminosi anteriori e posteriori». Del resto la non perfetta visibilità rende questi mezzi pericolosissimi, per chi se ne serve ma anche per gli altri utenti della strada, siano essi automobilisti o motociclisti.

Altro tema è quello della omologazione: «Ci è capitato di procedere al sequestro di un monopattino coinvolto in un incidente che non rispettava le normative - prosegue il commissario - Il mezzo era dotato di sella più alta dei 54 centimetri oltre i quali il monopattino non può essere più considerato tale ma rientra nella categoria dei ciclomotori, con la conseguenza di poter circolare solo con assicurazione e patente di guida. Ma può anche capitare di trovare modelli con una potenza motore superiore ai 500 watt, e per questo anch’essi fuori legge».

La verità, conferma la polizia locale, che ormai monopattini e biciclette elettriche si trovano un po’ dappertutto, e che vengono utilizzati soprattutto dai fattorini che svolgono servizi di “delivery”, cioè di consegna di cibo a domicilio. Del resto il fatto che abbiano costi molto ridotti (giusto gli euro per la ricarica elettrica, senza bollo né assicurazione) li rende molto appetibili, anche se non per questo meno pericolosi.

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