Il sindaco di Corteno dopo la morte della scout sedicenne di Como: «Non c’era allerta rossa né arancione». Sul posto anche il vescovo Oscar Cantoni

La tragedia I compagni di Chiara sono stati spostati in una palestra e qui il cardinale ha voluto incontrarli. Intanto i genitori della ragazza sono a Edolo dove è stata portata

Sono ore difficili quelle che seguono la morte della giovanissima Chiara Rossetti, di Tavernola, colpita fatalmente da un albero caduto sulla tenda in cui dormiva insieme ad altre otto ragazze, scout come lei. A prendere la parola è Ilario Sabbadini, sindaco di Corteno Golgi, dove il gruppo scout Agesci Como 3, di Prestino, era accampato, in località Palù: «Non c’era allerta arancione e neppure rossa. Il maltempo è stato molto più forte di quello che era stato previsto». Il sindaco è stato tra i primi ad intervenire non appena saputo della morte della sedicenne, avvenuta alle 4 di martedì mattina, 25 luglio, dopo il temporale che ha sferzato la località bresciana.

«Il campo era allestito in un’area privata»

«Abbiamo molti campi e Corteno Golgi è molto gettonato come paese per gli scout. Ne abbiamo ancora oggi che proseguono le attività. - ha aggiunto il sindaco - In quasi tutti i casi questi campi scout sono su terreni privati e anche in questo caso il campo era stato allestito in un’area privata».

Il primo cittadino del paese bresciano ha spiegato che «molti ragazzi non si sono accorti subito della tragedia. Lo hanno saputo solamente dopo, quando è uscita la notizia. Ora gli amici di Chiara sono con un gruppo di psicologi per ricevere un sostegno in queste ore difficili».

Anche qui a Como i genitori dei compagni scout di Chiara fanno sentire la loro vicinanza ai famigliari della ragazza e si affrettano per andare a recuperare i figli, soprattutto i più piccoli, che questa notte hanno dormito in una struttura separata rispetto alle tende in cui invece le “guide” - gli scout più grandi, come Chiara - hanno passato le scorse notti. Delle altre otto amiche di Chiara che dormivano nella tenda con lei, tre sono rimaste lievemente ferite e, dopo essere state visitate all’ospedale di Sondrio, sono state dimesse.

Le parole del vescovo di Como ai ragazzi

Sul posto è arrivato anche il vescovo di Como, cardinal Oscar Cantoni, che ha contattato i genitori di Chiara Rossetti, in questo momento a Edolo, dove la ragazza è stata portata dopo la tragica morte. Il vescovo, che già questa mattina aveva espresso pubblicamente il suo cordoglio e la vicinanza ai famigliari, una volta arrivato a Corteno ha però voluto incontrare anche i ragazzi, compagni di Chiara, che dopo l’incidente sono stati spostati in una palestra del paese.

Il cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, è arrivato a Corteno Golgi, in provincia di Brescia, dove questa notte una scout di sedici anni, Chiara Rossetti, è morta mentre dormiva in tenda con nove compagne, colpita da un albero caduto a causa del maltempo.II vescovo, saputo di quanto accaduto al gruppo scout Como 3, ha subito contattato questa mattina i responsabili. E ha poi deciso di incontrare i ragazzi che sono ospitati nella palestra del paese. «Partecipo a nome di tutta la comunità al dolore della famiglia di Chiara a cui siamo vicini - ha spiegato - È un dolore enorme. Bisogna stare vicini ai ragazzi e ai genitori che conoscono. La nostra è una testimonianza forte della Chiesa per le persone coinvolte». «È il momento delle lacrime e del silenzio» ha aggiunto.

Chiara era residente a Tavernola, quartiere di Como, e studiava per diventare cuoca al Cfp, centro di formazione professionale di Monte Olimpino.

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