Napoleona, arriva il consultorio
È (quasi) cittadella della sanità

Lo sportello per il sostegno alle famiglie si sposta dal San Martino - Banfi (Asst): «Un valore aggiunto che potenzia il monoblocco del Sant’Anna»

Como

Da lunedì il consultorio familiare lascia il San Martino e riapre nei nuovi spazi al primo piano del monoblocco di via Napoleona.

Per potenziare la cittadella della salute l’Asst Lariana sta anche lavorando per trasferire a breve la medicina sportiva dell’Ats al secondo piano dell’edificio centrale, più di lungo termine il progetto per ristrutturare l’ex pronto soccorso e allestire un nuovo centro unico di prenotazione.

L’azienda socio sanitaria territoriale ha inaugurato un nuovo reparto da 500 metri quadrati che sarà in funzione dal 3 giugno. Con più di 100mila euro sono stati sistemati ambulatori, sale visite, sale polifunzionali per le giovani famiglie e i loro figli. C’è posto per assistenti sociali, ginecologi, ostetriche e psicologi. Questa è la nuova casa per supportare le mamme e i papà e i loro bebè. Ma verranno offerti anche consigli sull’adolescenza, la sessualità, l’educazione alla salute e la meno pausa, nelle nuove sale di via Napoleona sarà presente inoltre il centro adozioni con i gruppi di genitori già convocati da martedì prossimo.

«È un grande salto di qualità per il consultorio familiare - ha commentato Fabio Banfi, il direttore generale dell’Asst Lariana -, un valore aggiunto che potenzia il monoblocco di via Napoleona. Qui abbiamo ormai posizionato tutti i servizi specialistici e ambulatoriali, la medicina legale e i vaccini, le fragilità e le cronicità oltre al pre ricorvero. Stiamo inoltre sistemando alcuni spazi per accogliere anche la medicina dello sport oggi in via Castelnuovo grazie ad un accordo con l’Ats».

L’Ats Insubria, l’ex Asl, deve anche spostare gli uffici amministrativi nella cittadella della salute lasciando libero l’edificio di via Pessina. «Era quando veniva chiesto al nostro mandato - ha detto ancora Banfi - non fare dell’ex Sant’Anna una Ticosa bis. Questo deve rimanere un centro vivo e funzionale. Con il Comune e dunque con la Regione c’è anche la volontà di modificare l’accordo di programma e di ristrutturare il vecchio pronto soccorso, lo stabile vuoto al pian terreno del monoblocco. Vorremmo spostare lì il centro unico di prenotazione che si trova al momento sulla destra della palazzina dell’ingresso». C’è anche un progetto per riqualificare lo spazio prelievi, il problema è continuare a garantire il servizio ai pazienti durante i lavori di ristrutturazione. Sono comunque lavori che non hanno un preciso cronoprogramma. Al contrario il nuovo consultorio è già una realtà. Quanto ai locali dell’ormai ex consultorio familiare del San Martino (3279 prestazioni erogate nel 2018) sono stati chiusi perché devono essere messi in sicurezza per dei problemi al tetto.

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