Chiude il nido di Camerlata
I genitori protestano in consiglio

In consiglio comunale arriva la rabbia per la decisione del Comune di chiudere l’asilo. E i vigili “sequestrano” lo striscione della protesta

Una quarantina di genitori si è presentata ieri sera in consiglio per protestare contro la decisione di chiudere, a partire da settembre, l’asilo nido di Camerlata. I genitori hanno steso in aula uno striscione di contestazione, poi sequestrato da un agente della polizia locale in quanto il regolamento lo vieta espressamente.

Sul tema sono intervenuti i consiglieri comunali e, successivamente, il vicesindaco Silvia Magni.

«Sono allibita - ha detto Anna Veronelli (Forza Italia) - poiché il 19 aprile è stato fatto l’open day e il 27 hanno chiuso l’asilo senza avvertire nessuno». Roberta Marzorati (lista Per Como) ha parlato di «sconfitta» e ha aggiunto che si tratta di «una struttura in una zona strategica e con strati deboli di popolazione».

È stata richiesta dalla minoranza anche una sospensione della seduta per consentire ai genitori di incontrare il sindaco Mario Lucini e l’assessore Silvia Magni. Quest’ultima ha spiegato che «la decisione è stata presa per poter continuare a garantire un servizio congruo» e che «attualmente sono accolti nei nidi 388 bambini. La sospensione di Camerlata consentirà di arrivare, nel complesso, a quota 414». Francesco Scopelliti ha ricordato di aver «inaugurato 5 anni fa l’asilo dopo i lavori di ristrutturazione costati 400mila euro».

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