Nuova gara per le paratie. Il Comune tratta

Oggi Palazzo Cernezzi replica all’Anac. Sarà in parte rifatto l’appalto, ma solo per gli “arredi”. Confermata la perizia, grazie alle norme antisismiche

Il completamento del progetto paratie passerà da una nuova gara d’appalto. Il Comune di Como si “arrende” alle indicazioni dell’Anticorruzione e nelle controdeduzioni che questo pomeriggio invierà a Roma, annuncia l’intenzione di procedere a un nuovo appalto. Ma sarà una gara parziale, perché nelle intenzioni di Palazzo Cernezzi a restare fuori dalla perizia di variante saranno soltanto i cosiddetti “arredi”, ovvero tutte le finiture della nuova passeggiata sul lungolago.

Non poca cosa, certo, ma il grosso dell’intervento, ovvero tutto l’impianto idraulico con le opere di difesa dalle esondazioni, resteranno in una perizia di variante.

Il documento che oggi partirà per Roma con posta certificata verso gli uffici dell’Autorità presieduta da Raffaele Cantone, è un complicato gioco di equilibri tra le critiche all’iter seguito dal Comune mosse dagli ispettori Anac e l’esigenza dell’amministrazione di non tornare completamente sui propri passi. Anche perché il futuro delle Paratie e, quel che più conta, le sorti del martoriato lungolago sono appesi a un filo molto sottile.

Le controdeduzioni che il Comune oggi invierà all’Anticorruzione in parte recepiscono le indicazioni degli ispettori, in parte provano a esplorare un nuovo modo di presentare gli interventi. In concreto: detto che sulle opere di superficie servirà una gara d’appalto (questo apre un universo di interrogativi su tempi e modalità e sui rapporti con Sacaim), sugli interventi idraulici il Comune conferma sì la perizia di variante, ma prova a chiamare con voci differenti i vari interventi, appellandosi anche alle nuove normative antisismiche introdotte dopo il progetto originario.

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