Orologi, nuova grana
Nessuno vuole ripararli

Per la seconda volta l’asta del Comune di Como è andata deserta

Sembra che ci sia una maledizione sugli orologi cittadini. Nessuno vuole ripararli. Di nuovo. Il Comune aveva aperto un primo bando nei mesi scorsi che era stato prolungato vista l’assenza di partecipanti, ma anche alla data di scadenza di buste con le offerte non ne era arrivata nemmeno una. L’amministrazione ci ha riprovato, questa volta modificando i termini della proposta, ma il risultato è stato identico.

Nessuna azienda ha presentato una proposta e, per la burocrazia, da un anno ormai le lancette di quasi tutti gli orologi cittadini (con qualche eccezione, riparata direttamente dai privati) sono inesorabilmente bloccate. Al fiasco di maggio si è aggiunto ora quello di fine luglio (i termini per le offerte scadevano il 27). «Due gare deserte mi sembra abbastanza - commenta l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella - Adesso dirò agli uffici di trovare un’altra soluzione, e penso a un affidamento diretto visto che parliamo di importi al di sotto della soglia per le gare».

L’amministrazione spera anche che ci sia qualche privato che si faccia avanti per proporre una sponsorizzazione degli interventi.

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