«Paga o ti faccio il malocchio»
Comasca vittima di maga online

Si erano conosciute su TikTok, dove una cinquantunenne di Como, residente in centro aveva chiesto informazioni sul proprio futuro più per curiosità

Si erano conosciute su TikTok, dove una cinquantunenne di Como, residente in centro, nubile, aveva chiesto informazioni sul proprio futuro più per curiosità che per altro.

Una sorta di “consulenza”, insomma, da quella che si vendeva come una cartomante. Dopo una sorta di colloquio conoscitivo, era però cominciato l’incubo per la signora di Como che aveva prima cercato di declinare la proposta della cartomante di effettuare dei riti propiziatori per scongiurare il malocchio, poi si era trovata con una richiesta esplicita di pagare 150 euro per il servizio fino a quel punto reso (ma, a sentire la tesi della vittima, non richiesto).

Infine, la vittima aveva iniziato a ricevere messaggi e fotografie su Whatsapp (la relazione tra la cartomante e la cliente si era spostata su questo social) dal contenuto abbastanza esplicito, come foto di candele e pure una bambolina in cui erano conficcati degli spilloni voodoo.

Insomma, alla fine la cinquantunenne si era convinta a pagare la cifra che le era stata richiesta, salvo poi – impaurita – presentarsi dai carabinieri della stazione di Albate per riferire quanto era accaduto.

Era iniziata in questo modo l’indagine dei militari dell’Arma nel mondo della cartomanzia che si è conclusa in queste ore con un atto per nulla misterioso e al contrario molto concreto, ovvero una denuncia a piede libero a carico della donna in grado a suo dire di leggere il futuro nelle carte. Nei guai, indagata dalla procura cittadina con l’ipotesi di reato di estorsione, è finita una signora residente in provincia di Bari, incensurata, 44 anni, ovvero la cartomante che aveva interagito con la signora comasca nel tentativo di somministrarle una “terapia” a base di riti propiziatori contro il malocchio.

L’aggancio, come detto, era avvenuto su TikTok, dove c’era stato il contatto iniziale. Poi il dialogo tra le due donne era proseguito in privato su Whatsapp. Da quanto è stato possibile ricostruire, la cinquantenne non aveva un interesse particolare in merito al proprio futuro, se relativo a questioni professionali oppure amorose, era solo curiosa e per questo subito dopo si era tirata indietro. La cartomante non aveva però desistito arrivando a chiederle dei soldi e poi ad inviarle frasi minatorie e immagini che avevano un contenuto ben chiaro e assai minaccioso.

La somma fu poi versata su una PostePay, dopo che la cartomante aveva intimato – in caso di mancato pagamento – ogni tipo di maledizione. Non è dato sapere al riguardo se nelle carte della signora barese fosse comparso, ad un certo punto di questa storia, pure l’intervento non solo dei carabinieri ma anche della procura.

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