Palpeggia una ragazza sul bus. Denunciato, ha solo 14 anni

Indagine I carabinieri risalgono alla sua identità grazie alle telecamere. La vittima si era messa a urlare, ma l’aggressore era riuscito a darsi alla fuga

Ha palpeggiato nelle parti intime, approfittando di un bus pieno di gente, una ragazza di 25 anni che stava raggiungendo la città per andare al lavoro.

Una violenza sessuale che non è rimasta impunita visto che con una indagine durata esattamente un mese – dal 14 novembre, giorno dei fatti, fino a ieri mattina – i carabinieri della stazione di Como, aiutati anche dalle immagini di sicurezza dell’autobus di linea, sono riusciti a risalire al nome e al cognome del responsabile che è stato individuato e denunciato al tribunale competente di Milano in quanto minorenne.

Il responsabile – che avrebbe già ammesso le contestazioni, riconoscendole sia davanti ai militari sia davanti al padre che nel frattempo era stato contattato – è un giovane di appena 14 anni che era pure lui sul bus per recarsi a scuola, studente di un istituto cittadino.

Le urla e la fuga

Di questa storia non forniremo ulteriori dati sulle parti coinvolte, sia perché il giovane è un minorenne sia per tutelare la vittima dell’abuso. La vicenda è comunque accaduta alle 7.30 della mattina del 14 novembre su un autobus pieno di lavoratori e di studenti che stava transitando lungo una via trafficata del centro città.

Da quanto è stato possibile ricostruire, la ragazza – residente in un comune della cintura – era seduta sul bus quando accanto si era messo proprio il ragazzo di 14 anni appena che si stava recando a scuola. Quest’ultimo aveva prima appoggiato la mano sulla gamba della venticinquenne, venendo respinto in modo brusco. Poi, con più forza, non solo l’aveva appoggiata di nuovo sulla gamba ma l’aveva anche spinta nelle parti intime palpeggiando la vittima. Quest’ultima, spaventata, aveva iniziato ad urlare mentre il minore, approfittando delle porte aperte del bus che proprio in quel momento aveva raggiunto la fermata, era sceso scappando e facendo perdere le proprie tracce.

Il racconto ai militari

La ragazza, tuttavia, aveva immediatamente raggiunto la vicina stazione dei carabinieri di Como per raccontare quanto era appena avvenuto sull’autobus di linea. Una denuncia querela che ha portato i militari a mettersi al lavoro, individuando il mezzo pubblico dove il fatto era avvenuto e visionando in seguito le immagini che erano state registrate dal sistema di sicurezza del mezzo.

Tanto è bastato ai militari dell’Arma per riuscire a scorgere il responsabile dai diversi frame acquisiti riuscendo poi, con una indagine durata meno di un mese, a identificarlo e in seguito a convocarlo in caserma. L’epilogo è andato in scena ieri mattina quando il ragazzo è stato denunciato a piede libero al Tribunale dei Minori di Milano per l’ipotesi di reato di violenza sessuale.

Una contestazione che il quattordicenne avrebbe già anche ammesso sempre di fronte ai militari dell’Arma che l’avevano convocato in caserma con il padre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA