Paratie, lavori a Sant’Agostino
Viale Geno chiude per un mese

Da lunedì divieto di transito nel primo pezzo, fino alla funicolare - L’assessore: «Modifiche alla viabilità, ma in questo periodo disagi ridotti»

I lavori per la realizzazione delle paratie e il conseguente rifacimento del lungolago chiuderanno, a partire da lunedì, il primo tratto di viale Geno per un mese. Per la precisione fino al 28 febbraio, come stabilisce l’ordinanza che autorizza la Regione (alla società partecipata Aria sono in capo i lavori), sarà predisposta una viabilità alternativa per consentire la posa della barriera impermeabilizzante attraverso la tecnica del jet grouting. Una sorta di iniezione nel terreno di una miscela di cemento per consolidare le fondazioni.

Il tratto interessato dall’intervento è quello da via Dionigi da Parravicino alla piazza della funicolare e, come detto, rende necessarie modifiche alla circolazione. In particolare il Comune ha disposto la sospensione della circolazione veicolare in Lungo Lario Trieste nel tratto interessato, oltre all’istituzione del senso unico alternato di marcia regolato da impianti semaforici in via Coloniola (da via Dionigi Da Parravicino a piazza Alcide De Gasperi), allo scopo di consentire il transito dei veicoli verso viale Geno. L’accesso di residenti, frontisti e fornitori in Lungo Lario Trieste avverrà esclusivamente da piazza De Gasperi e fino alla testata del cantiere, con regolazione della circolazione mediante senso unico alternato regolato a vista.

E ancora deviazione del traffico lungo il percorso piazza De Orchi, via Crespi, via Dionigi Da Parravicino, via Coloniola, piazza De Gasperi. Scatta anche il divieto di sosta con rimozione forzata per tutte le categorie di veicoli in via Coloniola. «Con la Regione e le imprese coinvolte - conferma l’assessore alla Viabilità Pierangelo Gervasoni - abbiamo concordato di anticipare i tempi di questa fase di cantiere poiché, in queste settimane di zona rossa e arancione, i disagi ci saranno, ma saranno ridotti. Ci scusiamo con i cittadini, ma parliamo di lavori indispensabili che avrebbero dovuto essere fatti in primavera. È molto meno problematico per la città farli ora anche in vista, ci auguriamo, di una ripresa turistica nei prossimi mesi».

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