Parcheggi, città all’anno zero
Si paga ancora con le monete

Ormai è diffusa ovunque la “app” sul telefonino. Ma a Como no

Altro che smart city, a Como il parcheggio si paga ancora con la monetina. Almeno il 40% dei parcometri in città, infatti, non accetta la carta di credito e il Comune non ha stretto alcun accordo con le società di app telefoniche per il pagamento online. Cittadini e turisti si lamentano, perché senza spiccioli è impossibile pagare la sosta.

La situazione

Un anno fa Como servizi urbani aveva annunciato una gara per sostituire tutti i 170 parcometri, ma ancora oggi circa 70 colonnine sono vecchie, niente contactless. Ad oggi, chiesti lumi a Csu, il direttore Marco Benzoni non fornisce aggiornamenti perché, spiega, a breve uscirà un bando per l’arrivo delle nuove colonnine con il pagamento tramite carta e prossimamente un secondo bando per il pagamento tramite applicazione. Non sono però noti ancora tempi e modalità. Tante amministrazioni comunali, anche non per forza di cittadine che richiamano migliaia di visitatori, si sono attrezzate da anni con i software via smartphone. Inutile citare Milano, ma succede anche a Erba e a Desio.

Per esempio EasyPark suggerisce via cellulare i parcheggi liberi e permette il pagamento con un click. Si può anche prenotare per tempo il posto e prolungare il pagamento della sosta direttamente da telefono, funziona anche con PayPal. Non per tutti è vero la tecnologia è alla mano, ma anche solo avere le colonnine con la carta facilita chi non ha monete nel portafoglio. Per altro da anni gli enti pubblici sono tenuti ad abilitare i nuovi parcometri con la carta, dovrebbe essere, salvo impossibilità tecnica, un obbligo.

Il vicino Comune di Cernobbio è in fase di aggiudicazione, dal 1 settembre partirà il servizio con una nuova azienda per il pagamento tramite applicazione. «Ma è un passo ulteriore – spiega il sindaco Matteo Monti – nel senso che è già possibile pagare con la carta di credito nei parcometri». I residenti e i negozianti di via Bellinzona tra Monte Olimpino e Ponte Chiasso attendono da mesi l’arrivo di nuovi parcometri in particolare perché i nuovi strumenti permetterebbero di avviare la promessa sperimentazione della sosta rapida gratuita. Un modo per incentivare la clientela.

«Data la riqualificazione della via che ha tolto spazi ai clienti per il parcheggio – spiega Georgie Monga, titolare del bar Highlander – tutti noi commercianti avevamo formalmente scritto al Comune per chiedere i trenta minuti gratis, almeno per scendere al volo per prendere il pane e il giornale. L’ex assessore Vincenzo Bella aveva detto di sì, come pure il comandante della polizia locale. Ma al momento i parcometri sulla via sono ancora quelli vecchissimi, dove bisogna mettere le monetine e le targhe delle macchine». Di recente la carta è arrivata all’autosilo del Valduce.

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