Pass per gli invalidi
Da dieci anni
non si controlla più

Il caso dei 17mila permessi ai disabili. L’Ats: «L’ultima volta spuntati pass a persone morte, falsi duplicati, autorizzazioni scadute o revocate»

Aumentano i permessi dati agli invalidi per circolare nella Ztl, ma l’ultimo controllo a tappeto sui furbetti risale a oltre dieci anni fa. I dirigenti della polizia locale di Como lunedì a Palazzo Cernezzi hanno raccontato come negli ultimi mesi siano cresciuti in maniera sensibile i permessi riconosciuti alle persone con disabilità per utilizzare l’auto all’interno della città murata.

L’incremento è superiore al 10%. Gli invalidi residenti a Como con questo tipo di permesso sono in totale 5.100; inoltre possono circolare, ma solo a servizio di queste persone, altri 12mila accompagnatori. I residenti nel centro storico con il permesso sono in totale poco meno di 4mila, i commercianti e i fornitori arrivano a 800.

Chi fa le verifiche? «La nostra struttura riconosce i permessi di circolazione ai disabili sempre a titolo nominativo e non cedibile - spiega Amneris Magella, responsabile del servizio di medicina legale dell’Asst Lariana –. Non solo, sul contrassegno c’è anche la fotografia della persona. Ciò che invece non ci compete, ma che riguarda evidentemente il Comune, sono i 12mila accompagnatori. Se l’amministrazione comunale avanzasse una richiesta di verifica sull’effettivo diritto degli invalidi all’ottenimento del lasciapassare occorrerebbe imbastire un lavoro di controllo incrociando i dati in nostro possesso con le targhe e i nominativi e le valutazioni della polizia. Parecchi anni fa l’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili si era interessata al caso, cercando di tutelare i diritti dei veri invalidi dagli abusi dei falsi. Dunque con gli allora assessori Alessio Butti e Stefano Molinari avevamo fatto un importante lavoro di ripulitura».

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