Passaggi a livello, ci risiamo
Sbarre giù per oltre quattro minuti

A Sant’Orsola ieri pomeriggio abbassate il doppio del previsto - E resta il nodo pedoni assembrati. Il sindaco: chiesti altri monitoraggi

Quando si arriva nei pressi di uno dei tre passaggi a livello di viale Lecco bisogna sperare nella fortuna. Un po’ come giocare al super Enalotto, con la differenza che qui si vince un’attesa più o meno breve.

Da quando è entrato in funzione il nuovo sistema di sicurezza previsto dalle normative nazionali (il 26 settembre scorso) nessuno è in grado infatti di dire con certezza quanto tempo si resterà in attesa di attraversare. In auto, piedi, moto o bicicletta. Rispetto ai primi giorni in cui, in piazza Verdi, c’è chi ha aspettato fino a 9 minuti contro i 2 minuti e 30 secondi previsti (già un tempo superiore al doppio di quanto avveniva fino al 25 settembre), le cose sono andate assestandosi, ma i problemi restano.

In piazza Verdi - quello risultato più problematico per i pedoni - la media è comunque vicina ai due minuti, anche se si registrano picchi di velocità, come ad esempio, ieri alle 11,16 con il treno partito da Como Lago e le sbarre abbassate solo 1 minuto e 40 secondi. Già da quello successivo, verso la stazione il tempo è arrivato a 2 minuti e 50. Più meno gli stessi 3 minuti di attesa alle 13.46. Proprio in quel momento passava anche il sindaco Mario Landriscina, che ha commentato dicendo di aver «chiesto agli uffici un ulteriore monitoraggio puntuale». Il primo cittadino aveva anche inviato una lettera a tutte le forze di polizia e di soccorso, per sollecitare segnalazioni di ritardi legati proprio ai passaggi a livello. Ora il via al nuovo monitoraggio. Anche perché, come detto, le attese variano parecchio nell’arco della giornata.

Sempre ieri, a Sant’Orsola, le sbarre sono infatti rimaste abbassate per ben 4 minuti e 16 secondi (cronometrati) dalle 14.25 a causa di un treno diretto a Como Lago. Un tempo ben al di sopra del previsto, con la formazione di code di moto e pedoni, visto che l’ora di “morbida” non ha provocato ripercussioni sulle auto.

Nei giorni scorsi si erano anche verificati dei guasti con ripercussioni pesanti sulla viabilità. Proprio a causa dei lunghi tempi di attesa (e anche per le sbarre con il sistema che vieta il passaggio dei pedoni) si stanno registrando più auto bloccate nei passaggi a livello, intrappolate dopo aver cercato di sfruttare anche l’ultimo secondo per attraversare.

Una segnalazione è arrivata anche da Borghi con un lettore, Adriano Corbella, che lamenta lunedì di aver atteso «dodici minuti con il passaggio a livello chiuso, traffico paralizzato e un centinaio di persone ammassate in attesa». Uno dei nodi riguarda proprio gli assembramenti che si creano per i pedoni, pratica questa che in un momento sanitario così delicato non è certamente delle migliori.

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