Passaggi a livello lumaca
Scatta la raccolta firme

I residenti di Como Borghi esasperati: «Aspetto anche 10, 15 minuti ferma immobile in piedi»

Una raccolta firme per una «soluzione umana». È l’ultima proposta per provare a risolvere i problemi dei tempi d’attesa del passaggio a livello di Como Borghi.

L’idea arriva da una residente, Anna Frigerio, spesso alle prese, nella sua vita, con le sbarre abbassate. Quando va a trovare la figlia, per esempio, è costretta a restare «10-15 minuti immobile in piedi». Avendo problemi alle ginocchia, l’attesa diventa una sofferenza. Da qui, la proposta della petizione, rivolta verosimilmente alle istituzioni, cui chiedere attenzione e un’alternativa.

Problema di anni

Sono in tanti a pretendere una soluzione per un problema che si trascina da anni. Oltre a chi deve attraversare i binari per spostarsi da una zona all’altra della città, ci sono anche i pendolari che rischiano di perdere il treno ogni mattina. Per chi arriva da via Petrarca non c’è possibilità d’accesso allo scalo ferroviario. Se prima, con tutte le cautele del caso, con un’azione fuorilegge ci si poteva abbassare e passare sotto il passaggio a livello, ora con i nuovi sistemi di sicurezza l’operazione è, di fatto, impossibile. Così, come scritto in questi giorni, c’è chi si vede passare davanti il proprio convoglio senza poter fare niente poiché bloccato dalle sbarre abbassate.

Spazientiti dall’attesa, diversi ragazzi s’intrufolano fra il muretto e l’estremità di una sbarra, altri, invece, scavalcano il muro oppure scostano le sbarre, passando in mezzo. Chi invece non ricorre alle scorciatoie, è costretto ad attendere.

In tutti questi anni non si è mai pensato a creare un accesso alla stazione anche dal lato ovest della città. Più volte è stata tirata in ballo l’idea della costruzione di un sovrappasso, citata anche nel 2010 dall’allora ministro delle Infrastrutture Roberto Castelli. Ma alle parole non sono mai seguiti i fatti.

C’è chi sperava che i lavori sul binario morto potessero essere per quello.

Lavori sulla banchina

È però un’illusione: come chiarito da Ferrovie Nord Milano, si tratta di interventi provvisori per allungare la banchina centrale della stazione così da consentire la ricezione e l’incrocio dei treni a 7 carrozze. Dovrebbero concludersi a fine agosto: un intervento più ampio di rinnovo della stazione è invece previsto per il prossimo anno.

Questo problema, con cui convivono da anni i comaschi, è peggiorato negli ultimi mesi. A causa dell’adeguamento ai sistemi di sicurezza, realizzato in base alle prescrizioni dell’Ansf (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie), l’allungamento dei tempi d’attesa del passaggio a livello in piazza del Popolo/piazza Verdi, tra via Bertinelli e viale Lecco e a Sant’Orsola ha portato a varie proteste, oltre all’incremento del traffico sul girone. C’è chi ha dovuto aspettare 2 minuti e chi invece 9, tutto questo senza un motivo o una logica. A fine ottobre, la situazione era leggermente migliorata grazie ad alcune modifiche sugli impianti fatti da Ferrovie Nord, ma la questione è lontana dall’essere risolta.

Il Comune ha già annunciato, con l’assessore alla Mobilità Pierangelo Gervasoni, la volontà di effettuare un nuovo monitoraggio e di chiedere un ulteriore incontro a Ferrovie Nord.

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