Passaggi a livello, spiraglio da Roma
Il ministero apre un tavolo sui tempi

Ferrovienord attende la convocazione e fino ad allora non attiverà il sistema. Si muove la politica e il Comune ha predisposto un documento sulle criticità

Il ministero dei Trasporti apre un tavolo tecnico per ridiscutere i tempi di chiusura dei passaggi a livello a Como. Dopo le denunce e gli appelli si apre uno spiraglio e questo significa che, almeno per ora, non ci sono date certe sull’entrata in funzione del nuovo sistema di sicurezza che ha, come conseguenza, quella di allungare a dismisura l’attesa di auto e pedoni.

«Allo stato attuale non è ancora stata pianificata l’attivazione delle nuove tempistiche dei passaggi a livello – fa sapere Ferrovienord in una nota – con i nuovi impianti tecnologici. Fnm aspetta la convocazione del tavolo tecnico insieme all’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria da parte del ministero». Nelle scorse settimane era stata la deputata del Pd Chiara Braga a parlare di questa possibilità dopo aver contattato il ministro del Trasporti Paola De Micheli. «Grazie anche all’interessamento del ministro - aveva detto la parlamentare comasca - c’è un’interlocuzione tra Ansf e Ferrovie per trovare una modalità migliore e meno problematica. La situazione particolare della città è stata portata all’attenzione di Ansf, seppure in ritardo dal gestore e ora dall’amministrazione comunale che, da quel che risulta, aveva avuto ben altre rassicurazioni. Ovviamente occorrerà trovare un sistema che garantisca il massimo livello di sicurezza nella circolazione, che rimane la priorità assoluta».

Qualcosa, almeno in termini di incontri, si sta muovendo. Anche perché gli effetti per la città dei nuovi dispositivi di sicurezza, rischiano di essere disastrosi. Secondo le comunicazioni arrivate a Palazzo Cernezzi il mese scorso a Sant’Orsola si passerà da 1 minuto e un secondo a due minuti e quindici. All’incrocio con via Bertinelli da 59 secondi a due minuti e 45 mentre in piazza Verdi da 5 secondi a due minuti e 30. Numeri che avevano fatto infuriare il sindaco Mario Landriscina e l’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni. Diversi politici comaschi si sono interessati al caso. Il deputato di Fratelli d’Italia Alessio Butti come aveva annunciato, si sta muovendo a Roma mentre il leghista Claudio Borghi aveva annunciato emendamenti e ordini di giorno con l’obiettivo di smuovere il Governo.

Palazzo Cernezzi in più ha preparato un dossier con tutte le ricadute negative per la città, dal traffico all’ambiente, per convincere Roma a fermare la decisione sui passaggi a livello. Ecco quindi che tutti i protagonisti finiranno attorno a un tavolo, in primis l’Agenzia per la sicurezza delle ferrovie, che dal canto suo ha già fatto presente di non poter concedere rinvii o deroghe. Ferrovienord ha più volte sottolineato di doversi adeguare alle prescrizioni imposte dall’Agenzia. L’apertura del tavolo, vale la pena sottolinearlo, non significa che la nuova misura non verrà attuata, anzi. Ma crea un varco per la politica per discutere soluzioni e termini, si auspica migliori, per la città con lo scopo di non mandare in tilt il già critico traffico tra viale Lecco e via Battisti.n 

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