Pedoni, autobus e preferenziali
Via Milano chiede più sicurezza

I mezzi pubblici spesso sfrecciano a velocità eccessiva sulla corsia riservata Gerosa: «Non servono modifiche nella zona. Ma bisogna far rispettare a tutti i limiti»

Como

Ben vengano le corsie riservate ai bus, fondamentali per rendere competitivo il trasporto pubblico e convincere i comaschi a usare meno l’auto. Nulla contro la “preferenziale” in via Milano, così come è stata ormai digerita quella in via Per Cernobbio, che tante polemiche aveva suscitato. Però bastava passare a piedi, sabato, nella zona dell’istituto Pessina, dove si è verificato l’incidente venerdì scorso (il bus che esce di strada per un malore dell’autista e travolge una ragazza di 16 anni), per sentire un coro di proteste e lamentele.

Nel mirino dei comaschi è finito il comportamento di qualche autista “spericolato”, accusato di sfrecciare spesso a velocità eccessiva in via Milano, incurante del gran numero di pedoni, ciclisti e auto presenti nella zona, soprattutto negli orari di punta.

Una questione già sollevata in passato da residenti e commercianti, ora tornata d’attualità. E non è un problema di poco conto, visto che parliamo di sicurezza. L’assessore alla Mobilità, Daniela Gerosa, esclude modifiche a breve termine: «La situazione è ideale, ma a condizione che tutti rispettino i limiti di velocità. La corsia preferenziale in salita va mantenuta, è utile». Impossibile pensare a un autovelox fisso, nulla vieta però di effettuare controlli sul rispetto del Codice della strada: «I bus possono essere multati come tutti gli altri mezzi».

i problemi visti dai cittadini.

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