Permessi ai migranti
Le Iene: «Irregolarità»
Ma l’avvocato si difende

Bufera dopo la denuncia della trasmissione tv. La difesa: «Costruita un’immagine artefatta della realtà»

La trasmissione di Italia 1 “le Iene” piomba a Como per un servizio-denuncia contro un avvocato e accusa: «C’è stata una compravendita sui permessi umanitari agli immigrati». Il caso fa clamore, esplode la polemica e la replica non si fa attendere: «Costruita volutamente un’immagine artefatta della realtà».

I fatti. Nei giorni scorsi (il servizio è andato in onda mercoledì sera) “la Iena” Luigi Pelazza arriva a Como per lavorare sulla denuncia di un ragazzo kosovaro che ha puntato il dito contro un avvocato comasco, da anni specializzato sulle norme riguardanti l’immigrazione. Secondo il giovane il legale gli avrebbe fatto spendere 2mila euro promettendo l’ottenimento di un permesso di soggiorno per motivi umanitari in realtà mai arrivato, quando la richiesta per quell’atto - questa la tesi ripetuta più volte nel corso del servizio - in realtà è totalmente gratuita, senza assistenza legale.

Da qui la decisione di “armare” un altro cittadino kosovaro con una telecamera nascosta e filmare l’incontro con il legale.

L’avvocato, dal canto suo, delega la replica alle accuse de “le Iene” al suo legale: «Si è voluto insinuare che ci sia qualcuno che possa ottenere i permessi in modo non corretto, e questo è falso. L’avvocato ha il compito di illustrare quelle che sono le opzioni a disposizione. Se tu intercetti questa spiegazione, fatta a chi non capisce bene l’italiano e non sa nulla di norme, può essere facilmente fraintesa e manipolata. Le fatture per le prestazioni fatte ci sono. Anche in questo caso sono state stralciate dal video le parti che provano la moralità e la correttezza del mio cliente. Siamo indignati per la costruzione e le modalità del servizio che, pur di avere attrattiva, arriva a snaturare la verità». 

L’articolo completo di tutti i dati nel giornale in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA