Piscina di Muggiò, la fanno i privati
Aprirà (si spera) tra due anni

Via libera della giunta al piano da 8,5 milioni. Previste tre vasche, di cui una sdoppiabile da 50 metri. Gervasoni: «Un anno per la procedura, poi i lavori»

Nessuna ristrutturazione per la piscina di Muggiò (che, a questo punto, rimarrà chiusa), ma un impianto nuovo di zecca realizzato dai privati. Il Comune un anno e due mesi dopo aver ricevuto la proposta di Nessi & Majocchi, Myrtha Pools e Iccrea Leasing e dopo una serie di ritardi e rinvii ha approvato ieri in giunta all’unanimità (assente l’assessore Elena Negretti) il progetto per la realizzazione del centro natatorio.

Maiocchi: «Ora procedere veloci»

La soluzione dei privati è stata ritenuta più conveniente per l’amministrazione rispetto ad altre tipologie di interventi e anche rispetto a una parziale ristrutturazione.

Nel dettaglio sono previste tre vasche: una da 50 metri olimpionica (divisibile però in due vasche da 25 nel caso di alcune competizioni a vasca corta, che prevedono anche la piscina per il riscaldamento), una da 25 metri e una da 10. Inoltre in piano comprende il rifacimento degli spogliatoi, delle docce, passando per i locali adibiti a pronto soccorso a quelli per il personale di gara durante le competizioni e arrivando alla segreteria, alla direzione e all’area commerciale di 71 metri quadrati con bar e negozio. Sistemazione completa di infissi, impianti, della tribuna e del piano superiore dove saranno ricavati spazi per le società sportive. E manutenzione a carico dei privati per vent’anni.

Il costo totale, incluse le quote per il riscatto (la modalità è quella del project financig in leasing), è pari a 8,5 milioni (da pagare in rate ventennali) e realizzabile in un anno a partire dall’ottenimento di tutte le autorizzazioni. Per completare l’iter burocratico che comprende la validazione speciale per opere oltre la soglia comunitaria e, ancora, la messa a gara del progetto (questo significa che non per forza saranno i proponenti a realizzare materialmente l’opera) e un passaggio in consiglio comunale per dare il via libera all’”occupazione” ventennale dell’area, ci vorrà più o meno un anno. Questo significa, senza imprevisti, poter avviare i lavori nel 2022 e completarli nel 2023.

«Fa piacere che sia stata approvata la proposta - commenta Angelo Maiocchi - e adesso speriamo che i successivi passaggi siano rapidi per avviare e concludere l’iter che porterà alla gara. Il nostro obiettivo è quello, se saremo i vincitori, di avviare i lavori tra un anno e di completarli in 12 mesi».

Dal canto suo l’assessore ai Lavori pubblici Pierangelo Gervasoni, che ieri ha sottoposto la delibera con i pareri favorevoli dei settori coinvolti (Opere pubbliche, Sport e Servizi finanziari) dice: «Siamo all’inizio della procedura che contiamo di chiudere in un anno in modo da poter avere a disposizione la nuova piscina in 24 mesi se tutto andrà bene».

Il collega con delega allo Sport Marco Galli aggiunge: «Ciò che abbiamo deliberato oggi non risolverà certamente a breve le problematiche dei fruitori della piscina, ma è un’importante luce in fondo al tunnel». E ancora: «Sono contento che la giunta abbia deciso di intraprendere questo percorso deliberando sull’interesse pubblico del progetto che darà risposte alle esigenze del territorio e che, con la vasca supplementare da 25 metri, consentirà di ospitare manifestazioni a carattere nazionale e internazionale».

Niente ristrutturazione

Nelle scorse settimane, pur senza sbilanciarsi, il sindaco Mario Landriscina aveva fatto intendere che la sua linea era quella di preferire un impianto nuovo, a basso consumo energetico e in grado di durare nel tempo a una ristrutturazione che avrebbe magari garantito una riapertura in tempi più brevi, ma con una serie di incognite e rischi di ulteriori problemi vista l’anzianità dell’impianto.

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