Più di 35mila multe non pagate
Como, quasi una su due

L’anno scorso sono state elevate 80mila sanzioni. Incasso previsto 5 milioni, reale 1,8 ma ci sono gli sconti. Il comandante: «Potenzieremo i sistemi di riscossione»

Quasi un trasgressore su due non paga la multa entro l’anno. E, anche alla fine di tutte le richieste con raddoppio della somma, interessi e riscossione coattiva, il 20% non salda comunque il debito. L’anno scorso, secondo i dati elaborati dalla polizia locale, su 80.745 multe, quelle pagate sono state 45.046 e quelle, invece, non riscosse 35.699, pari al 44% del totale. Nel 2015 il dato era del 40% (29.357 sanzioni inevase su 73.189).

«Un trasgressore su due non paga - ammette anche il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo - ma siamo purtroppo in linea con la media nazionale che si attesta sul 60% dei verbali pagati. Noi siamo poco sotto. Va detto che ha giocato a nostro sfavore il pagamento agevolato (sconto del 30% se si paga entro 5 giorni, ndr) perché non ha incentivato chi prima non pagare, ma semplicemente diminuito l’incasso di chi avrebbe in ogni caso già pagato. Ecco perché siamo ben al di sotto del 50% come incassi». L’anno scorso il totale accertato di sanzioni era pari a 5 milioni 879mila euro, mentre l’incassato reale è stato di 1,8 milioni dei quali 1,4 ottenuti proprio con il pagamento agevolato. Dalla fase di riscossione coattiva sono stati incassati 95mila euro.

Il comandante annuncia che verranno prese delle misure per «migliorare la riscossione coattiva». «Potenziare il più possibile - spiega - è uno degli obiettivi in quest’anno in particolare, ovviamente nei limiti di quello consentito dalle nostre. Tanto in Italia quanto all’estero». Nella prima fase viene riscosso circa il 4%: «Chi ha deciso di non pagare - chiarisce il comandante - non lo fa finché non ci sarà qualcuno a bussare a casa sua. Con le riscossioni coattive arriviamo a incassare il 15%. Questo vuol dire che resta un 20% fisiologico di chi, comunque, non salda il debito. Questo certamente non è positivo perché la sanzione prevede un’applicazione, ma condividiamo questa situazione con molti altri Comuni».

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