Pochi iscritti, chiude l’asilo di Civiglio. «Ma è solo un arrivederci: torneremo»

Quartieri Un anno di sospensione della attività per studiare un progetto di fusione con Brunate - Il presidente Fumagalli: «Rilanciare l’offerta formativa». Il nemico è il solito calo demografico

Como

Non solo la scuola primaria (che il sindaco ha già annunciato di volere chiudere nell’ambito di un piano di “razionalizzazione” degli istituti): a Civiglio è in bilico anche il futuro dell’asilo che, gestito da un ente privato (l’associazione Scuola Bernasconi) non ha raggiunto quest’anno il numero di iscritti necessario per accreditarsi e per poter riprendere le attività nel mese di settembre e che per questo, con voto unanime dell’assemblea dei soci, ha scelto di fermarsi.

Non si tratta di una resa, né di uno stop sine die: «L’idea - spiega il presidente dell’associazione Marco Fumagalli - è quella di fermarsi un anno approfittandone per rilanciare un progetto di offerta educativa che risulti più appetibile e attrattivo per le famiglie».

La questione è sempre la stessa, e ovviamente non riguarda soltanto la frazione di Civiglio; è il lungo “inverno demografico” che sta creando analoghi grattacapi un po’ dappertutto, anche in realtà più densamente popolate.

Soluzioni? In questo momento, prosegue Fumagalli, «abbiamo iniziato a ragionare sull’eventualità di una alleanza con la Fondazione Pedraglio che gestisce la scuola dell’infanzia di Brunate; vorremmo arrivare a un nuovo modello di gestione unitaria dei due asili, unendo le forze per riorganizzare al meglio i servizi».

Le “trattative” sono in stato piuttosto avanzato, anche se il percorso è costellato di ostacoli di natura soprattutto burocratica, in un contesto che la riforma del Terzo settore ha ulteriormente appesantito dal punto di vista degli adempimenti.

L’obiettivo è quello di mostrarsi più attrattivi per le famiglie, che in genere rispondono molto bene a offerte ritagliate sulle loro esigenze. Basti guardare al progetto di centro estivo avviato dopo la fine dell’anno scolastico: «Un successo - conferma Fumagalli -, un autentico boom di iscrizioni sul quale ha pesato senz’altro il fatto che i bambini possano restare fino alle 18 (durante l’anno scolastico l’asilo chiude invece alle 15.45, ndr) con una flessibilità che riusciamo a gestire sperimentando nuove formule che un domani potremmo forse riproporre anche alla riapertura dell’asilo»

Tra le ipotesi in cantiere c’è anche quella di un doposcuola estensibile ai bambini delle elementari; una sorta di tempo prolungato renderebbe senz’altro più appetibile anche l’iscrizione alla primaria, che ha davvero bisogno di alunni per scongiurare il rischio di chiudere.

Del resto questa frazione a mezza costa tra la città e il Comune di Brunate, ha intrapreso da anni una china pericolosa; nel tempo sono spariti negozi e servizi, ed è chiaro che la chiusura delle scuola condurrebbe al definitivo svuotamento del quartiere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA