Poggio Picenze, il grazie
delle mamme ai lettori

La lettera di ringraziamento per l’opera realizzata grazie al contributo dei lettori de La Provincia dopo il terremoto del 2009

Il “grazie” delle mamme e dei bambini di Poggio Picenze, in provincia de L’Aquila, che quest’estate hanno utilizzato il centro di aggregazione realizzato grazie ai fondi donati dai lettori de La Provincia dopo il terremoto del 2009.

«A conclusione delle attività svolte nel Centro Estivo - scrivono in una lettera indirizzata agli organizzatori - desideriamo esprimere a te e atutto il team il nostro più vivo ringraziamento per il lavoro da voi svolto con impegno, competenza, disponibilità e amore. È stata per nostri bambini un’esperienza unica dal punto di vista umano ed educativo. Loro, infatti, hanno partecipato con vivo interesse ed entusiasmo alle molteplici attività da voi proposte quotidianamente. La gioia e la puntualità con cui hanno frequentato il centro è stata la testimonianza concreta del vostro operato. Augurandoci che questa bella esperienza si ripeta negli anni a venire salutiamo tutti con affetto».

Il progetto per il centro di aggregazione fra l’altro alla fine di agosto ha vinto un prestigioso riconoscimento internazionale. Nei giorni scorsi la giuria del prestigioso Iconic Awards, una piattaforma internazionale che mette in collegamento architetti e industria del design e della costruzione e che ogni anno bandisce un premio suddiviso in varie categoria per dare un riconoscimento ai migliori progetti, ha comunicato allo studio di architettura Burnazzi-Feltrin la notizia tanto attesa.

Il premio sarà consegnato materialmente il 4 ottobre prossimo durante la Expo Real di Monaco di Baviera. I due professionisti che hanno firmato il progetto finanziato dai lettori de La Provincia e dalla Nazionale italiana cantanti, Davide Feltrin ed Elisa Burnazzi, condivideranno il palco con architetti provenienti da Tokyio, Dubai, dagli Stati Uniti, dalla Nuova Zelanda, da Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania. Costato 828mila euro l’edificio è dedicato ad Alena, Loris e Valbona, tre bambini di Poggio morti la notte del terremoto.

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