Posteggi “ristretti”
Un altro caso al tribunale

Nuove segnalazioni dopo via Dottesio, dove la ditta che aveva posato la fibra, aveva sbagliato le misure La lente si sposta in Piazza Vittoria

Parcheggi troppo corti anche in piazza Vittoria, di fianco al tribunale.

Ha fatto discutere (a volte sorridere, altre arrabbiare) il caso delle strisce blu disegnate in via Dottesio da Open Fiber, la società che aveva posato la fibra ottica, con un metro di lunghezza in meno rispetto al solito. Le macchine non ci stavano ed è stato necessario dipingere di nuovo una ventina di stalli: è stato sempre il privato che aveva eseguito la riasfaltatura ad intervenire su richiesta del Comune.

Ma il caso non sembra essere isolato, almeno a giudicare dalle segnalazioni che arrivano da altre zone della città. Una di queste è quella di un cittadino che ha parcheggiato la sua automobile tra piazza Vittoria e via Auguadri.

«Non stavo nelle linee – spiega Pierangelo Bennati – la mia macchina usciva dal bordo, mi sono accorto subito. Ho aspettato che l’auto dietro se ne andasse per invadere un pezzo dell’altro parcheggio. Caso vuole che, per lavoro, nel bagagliaio avevo il laser, per fare le misure nei cantieri. E così per curiosità mi sono messo a controllare la lunghezza il parcheggio. Gli stalli a due passi dal tribunale sono lunghi 4,4 metri, quindi meno rispetto agli standard dettati dalle normative». Stando alle attuali norme, infatti un posto auto deve misurare due metri e mezzo per cinque. Nelle aree di parcheggio inoltre devono essere previsti anche dei posti per i cittadini diversamente abili, in rapporti pari a uno ogni cinquanta parcheggi. In questi casi la larghezza non deve essere inferiore ai tre metri e venti centimetri.

In piazza Vittoria, secondo la testimonianza di chi ha provato a parcheggiare, manca più di mezzo metro, per la precisione sessanta centimetri. Così le station wagon e i suv non ci stanno, riescono a fare manovra solo le auto più snelle, le “city car”. «A parte l’errore, ma un parcheggio più corto del normale è anche ingannevole – dice ancora Bennati – facendo manovra è più facile appoggiarsi alle altre automobili, ammaccare e sfrisare le altre macchine».

Sul caso è stata fatta una segnalazione dal signor Bennati all’Ufficio relazioni con il pubblico di Palazzo Cernezzi, ufficio che peraltro ha dato ragione al cittadino.

Le strisce blu in questione sono recenti, sono ancora ben fatte, ma non sono appena state disegnate. Quelle in via Dottesio, invece, fresche di pittura, sono state rifatte pochi giorni dopo dalla ditta esterna che aveva appena effettuato nella strada dei lavori di posa alla fibra internet.

A detta dei lettori, ma nel caso bisognerebbe controllare e misurare, in città ci sono altre strisce che non rispettano le misure standard. Per esempio, ma questa volta in larghezza, i parcheggi a lato della a Casa de fascio o in viale Lecco.

Sentiti i tecnici di Palazzo Cernezzi promettono verifiche e controlli più estesi. «Non so se sia l’unico caso – commenta il dirigente del settore Strade Ciro Di Bartolo -. Quello di via Dottesio è stato un palese errore della ditta esterna incaricata. Servirà a questo punto fare delle misurazioni, insieme a Csu». Como servizi urbani, società partecipata del Comune, è incaricata della gestione dei parcheggi.

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