Prese a pugni un passante senza motivo
Incapace di intendere e volere: assolto

Esce dal carcere l’uomo di 27 anni protagonista dell’aggressione di via Volta. Sarà ospite di una comunità in Val d’Intelvi. Il legale della vittima: «Non avremo risarcimento»

Assolto perché totalmente incapace di intendere e di volere, e per questo semplicemente non imputabile.

Si è risolto così ieri mattina in tribunale il processo nei confronti del giovane comasco di 27 anni, senza fissa dimora, che alla fine dello scorso mese di giugno era stato arrestato dai carabinieri dopo avere aggredito in via Volta un passante, colpito al volto con un pugno senza un motivo. Il giudice Gian Luca Ortore, recepito l’esito di una perizia eseguita dallo psichiatra Nicola Molteni, ha stabilito che l’imputato, di origini abruzzesi ma da molti anni a Como - un volto per nulla sconosciuto alle forze dell’ordine - possa lasciare il carcere, in cui è detenuto dal pomeriggio dello scorso 22 giugno - per essere trasferito in libertà vigilata in una struttura protetta della Val d’Intelvi, almeno fintanto che la sentenza passerà in giudicato.

L’assoluzione priva la vittima, un uomo di 57 anni residente in città, della possibilità di ottenere un risarcimento sia pure minimo, risarcimento che pure gli gioverebbe alla luce della gravità del trauma che riportò: «Dev’essere operato», spiega il suo avvocato Roberto Rallo, ricordando come il colpo che ricevette da dietro le spalle gli causò, quale conseguenza, la frattura della mandibola, e una prognosi piuttosto lunga.

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