Presidi preoccupati per la sicurezza
E a Rebbio l’intervallo si fa in classe

C’è allarme dopo la morte di Leonardo, il bambino caduto per le scale a Milano

La morte del piccolo Leonardo, arrivata dopo la caduta dalle scale a scuola, ha posto l’attenzione sul tema della sorveglianza, in particolare durante l’intervallo. E così a Rebbio la preside ha deciso: l’intervallo si fa in classe.

La dirigente dell’istituto comprensivo Como Rebbio Daniela De Fazio punta il dito sulla mancanza di collaboratori scolastici: «Mi piacerebbe occuparmi solo della didattica - commenta - ma, purtroppo, noi presidi siamo diventati un po’ architetti, un po’ ingegneri e un po’ esperti di sicurezza. Se pensiamo alla tragedia capitata a Leonardo, la pressione dovrebbe essere sul ministero che non aumenta le risorse alle scuole, incremento del personale compreso, non sull’istituto. Il problema “sicurezza” resta e viene scaraventato sulle spalle dei dirigenti».

«Nelle scuole dell’istituto comprensivo, l’intervallo si fa in classe, non fuori - aggiunge De Fazio - L’unico rischio potrebbero essere i muretti: sono a norma, abbastanza alti ed è difficile per un bambino salirci sopra. Però, non si sa mai».

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