Prima da applausi
Mai tanta eleganza
nel foyer del Sociale

Assente il sindaco Mario Landriscina. E le donne in platea sfoggiano look da alta società

Teatro pieno per la prima dell’opera rossiniana “Il viaggio a Reims” che ha inaugurato la stagione lirica del Sociale. Pubblico delle grandi occasioni, signori in smoking e signore in lungo. Lo slogan “Dress to impress” lanciato con una vera e propria campagna social e non solo dalla direzione del massimo teatro cittadino ha avuto successo: nelle scorse stagioni l’eleganza del pubblico non aveva certo lasciato ricordi di un intenso appagamento estetico. Ieri sera, invece, nel foyer si è visto più smalto mondano, in passato accessorio sold out.

A ricreare le schermaglie dell’alta società i ventagli dell’Atelier Emé. L’omaggio è stato distribuito a tutte le signore prima della consueta passerella.

Il corteo ha subito evidenziato un vuoto di potere. Non è passata affatto inosservata l’assenza del sindaco Mario Landriscina. A far le sue veci un paio di componenti della giunta e l’assessore ombra Franco Brenna, a capo della Commissione consiliare sulla cultura.

Ha dovuto rinunciare all’appuntamento il nuovo prefetto Ignazio Coccia, precettato dal World Manufacturing Forum a Villa Erba. Autorità presenti: il questore Giuseppe De Angelis, il comandante della Guardia di Finanza Alberto Catalano, il procuratore Nicola Piacente. Veniamo al défilé delle signore: come sopra anticipato, il verbo “to impress” ha intrigato molto. Qualcuna si è fatta sopraffare dall’ansia di prestazione arrivando ad evocare l’erotismo di Madame du Barry, ultima favorita della corte di Versailles.

Calato il sipario, come nel dramma giocoso, il parterre ha festeggiato in Sala Bianca dove è stato servito un dinner con piatti presi dal libro di ricette di Rossini: maccheroni e risotto al gongorzola, noci e vino rosso, ovviamente d’annata.

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