Primavere, il rock a teatro
Da Springsteen a Dylan

Questa sera al Teatro Sociale di Como serata dedicata al Boss, mentre domani a Lecco tocca al premio Nobel. Come partecipare

Il pubblico delle Primavere a lezioni di rock. Oggi a Como e domani a Lecco ci aspettano due super serate dedicate a due giganti della musica come Bruce Springsteen e Bob Dylan. L’ingresso al solito è gratuito, il pubblico è invitato a prenotare il posto sul sito (leprimavere.laprovincia.it).

Questa sera, sul palco del Sociale di Como, alle 20.45, protagonista sarà la musica di Bruce, e i grandi cerimonieri saranno una coppia giornalistica e televisiva affiatata, due celebrità e autorità riconosciute: Ernesto Assante e Gino Castaldo, dal 2005, fra le altre cose, conduttori di “Lezioni di rock. Viaggio al centro della musica” programma di approfondimento, grazie anche all’ascolto guidato e all’ausilio di video e filmati, sulla storia di chi è parte della leggenda del rock. Ogni esibizione di Springsteen è un’esperienza unica: come fosse sempre la prima e l’ultima, mai uguale a sè stessa. «All’inizio – spiega Assante – non lo amavo. Lo ascoltavo, mi piaceva, ma non impazzivo per lui. La svolta è stata nel 1981, con il tour proprio di “The River”. Un amico mi convinse ad accompagnarlo a Lione per il concerto. Ecco, e lo racconterò stasera, quella è stata una vera e propria illuminazione. Ogni essere umano dovrebbe passare da un suo live, è l’essenza stessa del rock’ n roll, inteso non solo come un genere musicale ma, piuttosto, come un modo di vivere, fare le cose, interpretare la realtà».

L’incontro di oggi, come di consueto, sarà introdotto dalla proiezione di uno spezzone del film: in questo caso si tratterà di “Philadelphia”, di Jonathan Demme con Tom Hanks e Denzel Washington. La colonna sonora, composta da Howard Shore, ha al suo interno brani proprio di Bruce Springsteen e Neil Young.

Domani, invece, sempre alle 20.45, a Lecco al Teatro della Società, protagonisti saranno le note prodotte dalla chitarra di Bob Dylan, compositore generazionale, capace di incidere canzoni immortali e attuali anche a distanza di 55 anni. Anche in questo caso, i due giornalisti guideranno il pubblico lungo la strada tracciata da Robert Allen Zimmerman, dai suoi inizi come folk singer passando per la fase beat, l’evoluzione rock e attraverso la sua mastodontica discografia. «Ho incrociato i suoi lavori – specifica Assante – fin da subito. È senza dubbio, per me, una delle principali passioni, subito dopo i Beatles e gli Who. Ancora oggi, fra cofanetti e altro, compro di tutto. Il Nobel è assolutamente più che giustificato: i suoi versi dovrebbero essere studiate nelle scuole. Per quanto mi riguarda, il disco cui sono più affezionato è “Highway 61 Revisited”: contiene alcune delle canzoni più belle in assoluto».

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