Prime mascherine. Ma non bastano
I farmacisti: «Tutte finite in un’ora»

Pacchi da cento nelle farmacie, singoli pacchi da 50 anche nelle edicole e rivendite di giornali - I criteri di distribuzione? «Privilegiare chi è in difficoltà»

È già da lunedì che a seguito degli annunci della politica centinaia di cittadini chiamano e si recano nelle farmacie alla ricerca delle mascherine chirurgiche gratuite distribuite dalla protezione civile.

In realtà ai farmacisti sono stati recapitati soltanto cento pezzi e perciò ieri mattina è stato possibile procedere alla consegna di una sola mascherina a testa agli aventi diritto all’esenzione da reddito o da patologia. Queste, del resto, erano le indicazioni fornite dalle autorità, il che non ha impedito che qualcuno con la sciarpa sul naso si sia parecchio arrabbiato.

Tra l’altro, sempre ieri mattina tramite i distributori sono stati recapitati confezioni da cinquanta mascherine anche alle edicole. Ai giornalai è stato chiesto di «privilegiare chi è in difficoltà e le persone fragili».

I più sono andati a occhio regalando una mascherina ai clienti di sempre. Infine i Comuni della nostra provincia hanno stoccato 178mila mascherine, più una quota per gli addetti dei centri operativi. L’amministrazione di Como, prima di dare indicazioni alla cittadinanza su come verranno consegnati gratis questi presidi, ha intenzione di partire dalle comunità e dalle residenze per anziani. Ieri c’è stato anche chi alla ricerca di una mascherina ha bussato in Posta. L’azienda però fa sapere di non aver ricevuto indicazioni e rifornimenti e comunque l’ipotesi dei sindacati postali è che una simile consegna non possa avvenire dentro agli uffici.

«È da lunedì che vengono e telefonano in tantissimi - così diceva ieri mattina Davide Marelli, titolare dell’omonima farmacia di via Leoni - ma capirai, ne ho sole cento da dare gratis. Tempo un’ora e son finite».

La farmacia di Albate ha ricevuto un migliaio di chiamate circa. La farmacia di Breccia fa sapere che anche molti giovani in ottima forma hanno chiesto lumi sulle mascherine gratis. Parecchi clienti della farmacia Santa Teresa, invece, pensavano già di poter ritirare pacchi da cento mascherine, non una soltanto e dunque si sono lamentati.

«Meglio di niente - spiega Laura Arrighi dalla farmacia di Lora -, però sì, abbiamo ricevuto tantissime richieste». Meno gente nelle farmacie del centro, nei dintorni di piazza Cavour.

Le raccomandazioni sono sempre le stesse: le mascherine chirurgiche sono monouso ed è un obbligo indossarle, pena le sanzioni decise dalla Regione. Chi non riuscisse a reperirle copra almeno naso e bocca, sebbene la sciarpa sia una misura poco efficace contro il contagio. «Cerco di darle ai clienti più affezionati» dice l’edicolante di Lora. «Io una sola gratis a chi la vuole» racconta invece il giornalaio della stazione di Como lago.

«È per chi fa fatica - spiega Moreno Gerosa per l’edicola di via Briantea -, così è scritto sul foglio della consegna. Io vado a occhio conoscendo un po’ i cittadini comaschi». La distribuzione delle mascherine alle edicole è una scelta regionale ed è stata annunciata dall’assessore al Territorio Pietro Foroni. Il quantitativo si aggiunge a quello reso disponibile dalla protezione civile in tutta la Lombardia.

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