Professionali, esami in presenza
Ma non ci saranno prove pratiche

La Regione lascia libertà di scelta, a Como si faranno in aula - Le usuali tre parti saranno sostituite da un unico colloquio approfondito

Como

Colloqui scaglionati e igienizzazione della postazione fra un orale e l’altro.

Nonostante l’ordinanza regionale lasci possibilità di scelta, le scuole professionali comasche terranno gli esami di qualifica e diploma professionale in presenza.

Anche per quest’anno, le usuali tre prove – di base, professionale e il colloquio – saranno sostituite da un unico colloquio, volto a verificare la padronanza delle competenze culturali di base. Gli studenti potranno presentare un “projectwork”, un manufatto o cosiddetto capolavoro, a documentazione del percorso svolto.

«Noi abbiamo pensato a un colloquio a scuola di una cinquantina di minuti per ciascun candidato – spiega Isa Botta, direttrice dell’ Enaip di Como – Mancando la parte pratica, dovrà essere mirato per verificare le competenze, anche con domande tecniche impegnative. La postazione sarà sanificata appena terminato l’esame, prima dell’arrivo dell’altro ragazzo».

In totale, saranno circa un centinaio gli alunni che dovranno sostenere le prove. «Partiremo dalla seconda metà di giugno e arriveremo, credo, fino al 25 - continua Botta – impiegheremo un po’ di tempo, ma la logistica è gestibile».

In presenza anche al Cfp di Monte Olimpino: «Adotteremo i protocolli dello scorso anno – spiega la vice direttrice Chiara Bernasconi – fra un orale e l’altro, ci sarà ovviamente lo stacco necessario per consentire la sanificazione della postazione. I corsi di estetica e acconciatura avranno anche una parte pratica. I ragazzi porteranno all’esame un piatto o un dolce che commenteranno il giorno dell’esame e su cui si stanno esercitando in questi giorni». Sono sei le classi che sosterranno l’esame.

Nello specifico, l’ordinanza lombarda parla di esami da effettuare «preferenzialmente in presenza, nei regionali». Lo scorso anno, per gli istituti statali che ospitano i corsi Iefp (il sistema d’istruzione e formazione professionale), l’ufficio scolastico regionale decise poi di fare le prove a distanza.

Si richiama il rispetto delle condizioni di sicurezza (distanziamento fisico, utilizzo dei dispositivi, sanificazione dei locali e degli strumenti) e si prevede che, nel caso in cui le condizioni non potranno essere garantite, «sarà consentito lo svolgimento del colloquio nella modalità a distanza per via telematica». La stessa soluzione potrebbe essere adottata qualora «l’alunno o suoi conviventi presentino particolari condizioni di fragilità o di rischio. La prova può svolgersi a distanza facendo ricorso agli strumenti tecnologici che garantiscano la trasparenza e la tracciabilità della procedura».

Si terranno a scuola anche al centro di formazione professionale dei padri somaschi, collocato in via Acquanera: «L’orale durerà circa un’ora – conclude padre Lorenzo Marangon, responsabile della scuola – però, durante questo mese, abbiamo deciso comunque di prevedere delle esercitazioni simili alle prove poi sostituite dal colloquio. I voti andranno a finire sulla pagella: in questo modo, per il ragazzo sarà un’importante esperienza di maturazione professionale e di valorizzazione del proprio percorso».

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