Provocò un incidente senza fermarsi
Manager condannato a tre anni

I l sinistro del 26 febbraio 2015 paralizzò la Napoleona. Una giovane perse un rene Il suo legale: «Innocente, non c’entra nulla »

L’incidente avvenne alle 20 del 26 febbraio 2015, sulla Napoleona all’altezza di via Pino: coinvolse cinque vetture, causò il ferimento di sette persone e provocò il blocco totale del traffico nella parte meridionale della città. Ma le conseguenze più amare le ha dovute poi patire una ragazza di 24 anni che a causa del sinistro perse un rene.

A tre anni di distanza il suo caso è approdato ieri in tribunale, dove la giovane ha ottenuto un risarcimento, seppur parziale, della gravissima menomazione con la quale ora è costretta a convivere.

Ne ha dovuto rispondere un cittadino italiano nato a Bilbao, dirigente d’azienda, attualmente domiciliato in Germania, 50 anni imputato appunto per le lesioni gravissime oltreché di omissione di soccorso: non si fermò dopo l’incidente che, secondo la ricostruzione che ne è stata data dalla polizia locale, fu proprio lui a causare alla guida di una potente Porsche 991.

Il dirigente è stato condannato altresì al pagamento delle spese processuali e di costituzione di parte civile. Come pena accessoria, il giudice ha disposto la sospensione della patente di guida per tre anni.

Non così la difesa dell’imputato. Il legale, nella sua requisitoria finale ha detto che il suo cliente è totalmente estraneo a quanto avvenuto. Peraltro si è presentato alla polizia locale. E per dimostrarlo, ha portato a sostegno la foto della Porsche del manager, che riporta solo un segno superficiale sul paraurti, «peraltro - ha aggiunto il difensore - precedente al giorno dell’incidente».

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