Pubblica amministrazione digitale: «Ai Comuni comaschi 29 milioni»

I dati Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: «Il 100% ha partecipato ai bandi». Sono tredici le amministrazione «virtuose»: il capoluogo, Cantù e Mariano, fino a Zelbio

Per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, che comprende il salvataggio dei dati su piattaforme accessibili da ogni luogo in qualsiasi momento (cloud), ma anche le piattaforme per i pagamenti e quelle per le identità digitali, i Comuni comaschi hanno fatto richieste (che, come ha chiarito ieri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologia Alessio Butti, saranno tutte accolte) per 29 milioni di euro. Ieri a Villa Gallia, durante un convegno aperto dal presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca, Butti ha spiegato che «dai Comuni lariani sono arrivate 654 candidature e il 100% delle amministrazioni ha partecipato ad almeno un avviso».

Le categorie

Nel dettaglio sono sei le categorie per le quali si potevano chiedere finanziamenti: siti e servizi (107 Comuni partecipanti e fondi richiesti per 11,23 milioni di euro), migrazione al cloud (quindi per salvare i dati, 136 Comuni aderenti e 10,73 milioni di euro). Poi la categoria riservata all’implementazione dell’identità digitale, che significa Spid e Cie, con 87 candidature e 1,22 milioni di fondi richiesti. Per le App io e PagoPa (per i pagamenti) sono state fatte 154 richieste per 2,3 milioni e ancora per la piattaforma digitale nazionale dati 75 domande per 1,02 milioni e infine per quella dedicata alle notifiche con 95 richieste corrispondenti a 2,54 milioni.

I tredici “migliori”

E sempre ieri erano presenti le amministrazioni più virtuose in base al numero di bandi a cui hanno partecipato, ai contributi e alla popolazione. Al primo posto la città di Como che, complessivamente, ha ottenuto 843mila euro, seguita da Cantù con 632mila euro e Lomazzo con 383mila. Erba ha ottenuto 395mila euro, mentre Fenegrò ne ha avuti 233mila. E ancora Capiago Intimiano (poco meno di 400mila euro), Nesso (174mila), Zelbio (173mila), Veleso (170mila), Maslianico (140mila, Figino Serenza (274mila), Carimate (242mila), Cambiate (poco meno di 500mila euro) e Mariano Comense (735mila euro).

Butti ha spiegato che «negli ultimi quattro mesi ho deciso di dare un nuovo impulso alla velocità con cui il dipartimento si relaziona con tutte le amministrazioni interessati e i risultati sono ottimi anche in Lombardia e soprattutto sulla provincia di Como». E ha aggiunto: «Il 100% frequenta la nostra piattaforma digitale e noi assistiamo le amministrazioni in questo caso per la migrazione dei loro dati sul cloud e oggi sono presenti le tredici amministrazioni più virtuose. Non va dimenticato che digitalizzare vuol dire semplificare la vita a cittadini e imprese». Altra questione sotto la lente è la sicurezza: «Stiamo cercando di perfezionare sempre più la sicurezza e la garanzia per i dati - ha concluso -. Parliamo di questioni molto tecniche, siamo a buon punto, ma vogliamo essere molto rigidi visti gli attacchi di cybersecurity. Sono dati che fotografano un popolo, figuriamoci se non possiamo parlare di sovranità digitale».

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